In rete avanzano perplessità sulla qualità degli ultimi software Apple e l'autore di quest'articolo sostiene che Apple è un po' troppo precipitosa nello sviluppo dei suoi software.
Forse è venuto il momento di alternare anni dedicati allo sviluppo di nuove versioni dei suoi software con altri dedicati alla correzione degli errori della versione in corso e alla sua stabilizzzazione.
Al momento, però Apple, non sembra essere di quell'idea, il suo CdA meno ancora per non parlare del suo Ceo con le loro esigenze di profitto da soddisfare.
Come se non bastasse,Tim Cook,il Ceo in questione, prima o poi dovrà uscire di scena con stile e gratificazioni adeguate a quanto fatto in azienda, i CdA, al contrario, vorrebbe rimanerlo il più a lungo possibile.
Di conseguenza Apple, almeno per il momento, deve mantenere un modus operandi adeguato a soddisfare queste esigenze, anche a costo di non offrire software vicino alla perfezione ad ogni aggiornamento del catalogo.Il resto conta poco.
I clienti, gli azionisti, i dipendenti di Apple e gli utenti dei suoi prodotti vengono dopo e i frequentatori della rete non possono fare altro che aspettare e vedere cosa deciderà quest'azienda.
Lamentarsi e piagnucolare per questa o quella ragione, serve a poco.Basta aspettare e si saprà. Nel frattempo,i seguaci di Apple e del suo mondo, non avranno modo di annoiarsi.
Corre voce che Apple abbia deciso di fare arrivare gli iPhone destinati al mercato USA dall'India perchè i prodotti che vengono da quel paese sono soggetti a dazi inferiori rispetto a quelli provenienti dalla Cina e non diminuiscono troppo i profitti per lei e il suo CdA.
Nella prossima puntata, completermo questa chiacchierata mostrando come alcuni saggi di umorismo, si fa per dire, possono finire male per chi li propone e un esempio di come anche le Big Tech possano comportarsi in maniera infantile nei confronti della concorrenza.
Meta voleva lasciare il segno del suo operato nella rete e c'è riuscita benissimo, ma non è finita come voleva lei, temo. Google, Ha voluto farsi notare e forse dovrà cedere qualcosa a qualcun altro cercano, al contempo di ridurre la monopolizzazione delle ricerche in rete .
Altre Big Tech hanno fatto sapere, discretamente, di essere disposte ad aiutarla. Ovviamente,non ci sono conferme a questa notizia che vi ho raccontato, con un briciolo di ironia.Nella prossima puntata parlerò anche di queste vicende.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa, una sequoia, è tratta dal sito di sciencing.com
Per allietare questa vicenda ancora di più, sembra che i dispositivi Apple e le loro componenti, siano stati esentati dai dazi di importazione negli USA applicati a qualunque cosa venga dall'estero.
La cosa funziona così: prima viene applicata un certa percentuale, scelta in qualche modo sconosciuto ai più, viene variata,verso valori maggiori per poi, su richiesta qualche potente entità, suppongo, sospenderli,ridurli o entrambe le cose, infine cancellati, almeno per taluni tipi di prodotti.
Quelli che riguardano, in qualche modo la componentistica e i materiali con cui è fatta, no. Anche se non si capisce perchè. Da parte loro, i Cinesi, che sono i maggiori prouttori di molti di loro, hanno deciso, per risposta, di bloccare quelli che producono loro.
Stanno arrivando svariate storie sui dispositivi pieghevoli di cui ho parlato nell'ultimo articolo.La prima, ovviamente, riguarda il prezzo,circa due volte un 16 o un 17 pro, la seconda, secondo quanto è affiorato dalla rete, è legata alla prima: l'area di destinazione di questo dispositivo non coincide con quella ipotizzato da Apple.
I più divertenti sono stati quelli che han deciso di appartenere ad quel terzo gruppo, che ogni tanto riemerge in rete sostenendo che Apple non ha capito nulla di mercato, marketing, produzione industriale e affini.
I suoi foldable, secondo costoro, si apprestano a riempire gli scaffali dei magazzini perchè quelli della concorrenza cominciano ad avere crisi di solitudine. Nessuno di loro si ricorda, ovviamente,è che se un dispositivo di qualunque genere non viene venduto, probabilmente è per via di qualche dfetto di progettazione, marketing area di mercato o altre cose di quel genere.
Prima di chiudere,uno scherzo e una cosa seria. Per la concorrenza AI. almeno penso che sia uno scherzo, di pessimo gusto, ma sempre uno scherzo. Dopo i dazi poi ritirati sui dispositivi, ora arrivano quelli sui processori e i materiali per costruirli.
La Cina non ha gradito e fermato le esportazioni delle terre rare, i materiali usati per costruire chip e affini di cui è il maggior produttore.
L'ultima versione di Deep Seek ora gira anche su Mac Studio M3 Ultra che da parte sua non costa poco ma era una cosa che si sapeva già. Una cosa seria che cambia o almeno ci prova, a scuotere le tradizioni consolidate della concorrenza.
L'area del mercato a cui quella macchina è stata destinata,infatti, è quello dell'AI e tutti gli impieghi più gravosi per le unità di calcolo montate in quella quella macchina. Vediamo cosa succede ora. In attesa di scoprirlo suggerisco di leggere quell'articolo, in inglese, può aiutare a comprendere l'evoluzione di quel mercato.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa è una copia, trovata in rete di quella presente in una delle pagine del sito microbilalmanagerie.com
Rieccoli, gli iPhone pieghevoli. In maniera orizzontale, come i clamshell di qualche tempo fa, o secondo una linea verticale che in rete vengono chiamti "foldable",a libro.
Dovrebbero uscire nel 2026 o al più nel primo trimestre del 2027, se Apple non cambia di idea e se la rete c'ha azzeccato. Non è molto chiaro come sono state ottenute queste informazioni e per quale ragione.Qaulche problema con le visite delle pagine dei loro blog?Non si sa .
Ma c'è un rimedio. Basta guardare in queste pagine, per le immagini o leggere in quest'altra per i testi su questi disositivi e mischiare adeguatamente tenendo presente che ci sono pure pagine dedicate a prodotti e novità di cui non si sa,se e quando usciranno sul mercato.
Qualcosa di simile ha coinvolto anche Apple, per Siri, l'AI e le applicazioni che vi facevano riferimento, progettate ma mai diffuse per qualche ragione che quell'Azienda ha sempre mascherato e nascosto con le scuse più varie per non perdere la faccia.
Al momento nel catalogo Apple, si dice e, soprattutto si scrive, ci sono i soliti dispositivi, alcuni già aggiornati, altri in corso di aggiornamento e altri per cui è previsto qualche tipo di rinnovo, anche se nessuno, Apple compresa, almeno ufficialmente ne conosce ancora le caratteristiche.
Il catalogo dei suoi prodotti s'ingolferà ancora di più con l'aggiunta di due dispositivi e alcune loro varianti: il primo dovrebbe essere una via di mezzo tra un iPhone e un iPad Mini e l'altro qualcosa a metà strada tra un iPad e uno dei MBook.
I prezzi, ipotizzati in rete,potrebbero essere la somma dei prezzi dei dispositivi di cui sono l'unione e questa prospettiva ha già spinto qualcuno in rete ad ironizzare sulla qualità di questi nuovi prodotti Apple chiedendosi se funzioneranno meglio di alcuni prodotti concorrenti presentati, qualche tempo fa, dotati di una discreta abilità nel rimediare guasti e problemi costosi da rimediare .
Una nota positiva, prima di chiudere.Questa pagina di Google e le seguenti portano in posti della rete dove si narra di vecchie macchine Apple trovate, molto malridotte, per usare un eufemismo riduttivo, riparate e restaurate.
La notizia di questa risistemazione è in un articolo di un blog che la fa intendere come poco antecedente alla sua stesura. Frottole, gli articoli originali da cui è stata scopiazzata, risalgono almeno al 2021-2022.
Il dispositivo in questione, per chi non vuole leggersi il racconto di tutta la vicenda è un iMac G4, in cui sembra sia stato inserito, dopo il restauro,prima un Silicon M1 e, qualche tempo dopo con un M2 fornendo è un esempio eccellente di cosa si può fare se si hanno le idee e le capacità adatte.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa è un iphone pieghevole con la piegatura verticale anche se sono stati studiati quelli con la piegatura orizzontale.L'immagine è tratta dal sito di 9to5mac
I test delle macchie e l'analisi delle risposte sul loro significato date dal paziente allo psicologo, che che gli ha chiesto di spiegarglielo, forniscono indicazioni sulla personalità di chi le fornisce.Il paziente guarda quelle macchie, racconta al dottore cosa pensa che rappresentino e lui trae le opportune conseguenze.
Se generalizziamo questi test e le relative risposte all'informatica, quella dei chatbot, degli llm e di tutto il loro mondo scopriamo che l'equivalente di queste macchie, proposte da Roschach, sono un modo per valutare la qualità delle risposte che i chatbot, i motori di ricerca ibridizzati con l'AI e simili, possono fornire e loro verosimiglianza con quelle che avrebbero potuto fornire gli esperti umani nella stessa consultazione.
Dopo un breve riepilogo su cosa sono i chatbot e le loro caratteristiche, ecco quali sono "i migliori" secondo la rete" per quanto riguarda il 2025.
Siamo solo a fine marzo ma chi ha scritto queste cose ha preso i dati che ha trovato (ancora l'analogia con i test delle macchie) e ha detto cosa rappresentavano secondo lui o lei, dando loro una validità annuale, salvo piccole correzioni da fare, per così dire, in corsa.
L'analogo informatico dello Psicologo proponente, la rete, ha reagito nella maniera più varia e nei vari blog che parlano di chatbot, ai search engines sono apparse alacune curiosità che vanno dai rinati sistemi esperti che stanno riapparendo in rete ai divertenti giudizi dati dai vari chatbot sui loro concorrenti .
Basta cercare quà e là in rete per trovare qualche chatbot specializzato, "personalizzato", se si preferisce usare questo termine. Sono dedicati, per ora, a questioni provenienti ad argomenti aziendale, tecnologico,bancario o di altri generi simili a quelli. In questa pagina ci sono alcuni suggerimenti per la loro scelta, l'uso e, implicitamente, al loro uso.
Per quanto riguarda la risposta data dai chatbot alla richiesta di un parere, un giudizio, sui loro concorrenti è sufficiente porre le domande adeguate e attendere. La risposta che vi verrà data vi delizierà. Quella che ho trovato io è molto simile ad un curioso e divertente autoincensamento e, sotto certi aspetti, molto umano.
Proviene da una ricerca fatta con gemini, nella sua versione più semplice che si può trovare in rete: gemini.google.com. Altri strumenti di indagine simili ad esso danno risultati analoghi, anche quando la riposta alle domande che vengono poste dipende da quanto chiesto in precedenza.
Questo è il risultato ottenuto trafficando con Bing, di Microsoft. Talune risposte, curiosamente, sembrano date da chatbot che fanno il possibile per compiacere e rassicurare gli umani che li stanno consultando.
Non male. Ricordo,comunque,che le eventuali fonti indicate da questi chatbot e le risposte alle domande poste dai loro utenti, vanno sempre verificate. Per evitare danni di qualsiasi tipo o risultati dovuti ad aspettative mal riposte.
Apple,purtroppo, è troppo impegnata a rincorrere la concorrenza per lasciare il segno in questo cammino nel mondo AI ed è rimasta talmente indietro da doversi specializzare,nel campo medico-sanitario per rassicurare il suo pubblic indicazioni sulla sua personalitàI esiste ancora .
Dopo tutto l'informatica medica non c'è quasi concorrenza e ha meno difficoltà nel convincere il suo pubblico che lei e la sua AI esistono ancora. Anche se arrancano parecchio.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa, può rappresentare qualsiasi cosa. Lascio a voi immaginare cosa sia. Si trova in una delle pagine di unplash.com. Io ho usato una delle sue copie in rete
Gli LLM, i grandi modelli di linguaggio,per dirla in italiano,non sono altro che gigantesche serie di dati, lettere e altro usati dai chatbot per sembrare intelligenti ai loro interlocutori che pongono delle questioni e in cambio ricevono risposte in apparenza sensate, costruite usando quella branca di matematica dedicata alle probabilità.
La probabilità non è null'altro che una cosa del genere: ho analizzato e studiato "x" e se qualche interlocutore mi chiede qualcosa su questo argomento,quasi sicuramente la risposta giusta è"y".
Peccato che con il tempo le risposte a questi quesiti venivano date sempre più spesso da dispositivi semi o totalmente automatici che venivano preferiti al personale umano.
Dopo tutto non facevano storie di alcun tipo, non chiedevano di essere pagati e, soprattutto, procuravano svariati, per usare un eufemismo riduttivo, profitti a chi aveva deciso di usarli. Le risposte sbagliate venivano considerate rare e trascurabili.
Ultimamente si sono aggiunte altre questioni:l'accesso al luogo in cui il materiale usato per le risposte è accessibile lecitamente?La fonte è affidabile e, soprattutto, esiste?
Si sono verificati casi in cui una fonte non era accessibile perchè il suo intestatario non aveva autorizzato, per qualche ragione, l'accesso e il suo utilizzatore, abusivo, naturalmente, aveva ignorato il mancato permesso ne aveva fatto quello che aveva voluto.
In altri casi la fonte era rimasta in rete anche dopo la cessazione dell'attività e dei suoi aggiornamenti risultando, quindi, del tutto inaffidabile e poco verificabile senza che qualcuno trovasse da obiettare su questa eventualità, spesso nota solo ai frequentatori assidui della rete e ignorata dagli altri.
I robot o 'bot di risposta, nel nostro caso, sono, in un certo senso, l'evoluzione delle chat , coversazioni o chiacchierate in italiano, tra l'azienda produttrice di bene, servizi o altri prodotti e i suoi utenti. Nel bene e nel male.
Attualmente le chat d'aiuto per l'utenza e i risponditori automatici, assimilabili a faq automatiche, le domande più frequenti, in italiano, tendono ad essere unificati nei chatbot e gestite in maniera automatica con i risultati più vari a cui ho già accennato in altri articoli (qui, ad esempio).
Provate ad inserire in un pannello di ricerca, qualche espressione del tipo "ai site: applecaffe.net" e troverete sicuramente qualcosa. Anche l'inserimento della frase, "ai chatbot" o altre simili,qui usate unicamente come esempio, fornisce buone risposte.
Site:applecaffe.net. l'espressione inserita nella prima proposta di ricerca, significa che il sito primario in cui cercare è applecaffe.net, ma solo perchè è il sito che ospita questo blog e i miei interventi.
Altri nomi a voi noti possono essere usati, senza problemi,al posto di quello che ho adoperato io e vedete cosa succede. Queste ricerche forniscono i migliori risultati se vengono formulate usando fantasia, immaginazione e creatività. Provate e riprovate, qualcosa troverete, prima o poi.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa, una "wordcloud", un modo di parlare di qualcosa composta da una grande quantità di parole legate tra di loro. deepchecks.com pagina.
I chatbot parecchio tempo fa, prima dell'avvento dell'AI generatrice di profitti e guadagni per taluni, di debiti e guai per gli altri, erano tecnologie usate per rispondere, possibilmente "fuori orario" ai clienti che necessitavano di aiuto e consiglio sui prodotti aziendali.
Con il passare del tempo si sono evouti ed è apparsa la variante "sistema esperto" che sapeva rispondere in pochi campi, costava molto meno dei suoi colleghi umani le cui risposte e il marketing da esse generato non erano nemmeno confrontabile con quanto proveniva da quella pochezza che spacciata da quella tecnologia per risposte fornite alle questioni poste dai suoi utenti.
Poi le cose sono peggiorate ancora:ora i produttori di questi generatori di risposte, i ChatBot, hanno preso, più o meno lecitamente, dei database da qualche parte, li hanno mescolati con i loro prodotti, delle tecnologie llm, l'acronimo inglese per "grandi modelli linguistici", li hanno addestrati a fare qualcosa tutti insieme e li hanno messi sul mercato a prezzi esorbitanti.
Ora però, vista la lucrosità di quel mercato sono arrivati gli outsider, prima poco considerati, che hanno prodotto, a loro dire, cose migliori di quelle presenti sul mercato e a qualcuno questa notizia non è piaciuta molto.
La prima cosa notata appena i chatbot si sono diffusi, senza troppe sparizioni repentine, è stata la loro propensione a raccontare frottole e a giustificarle fornendo motivazioni e relativa bibliografia fasulle o ragioni "farlocche".
Non importa se talune di loro 'somigliano troppo a risposte date per non dire "non so" quando non si sa cosa rispondere, simili a quelli umani, a causa di carenze e difetti dell'addestramento o paura di perdere profitti o a qualche altra ragione al momento sconosciuta per tutte le parti coinvolte.
Sempre frottole sono, anche quando vengono chiamate "errori" e devono essere corrette per impedire che facciano danni. Non si prevedono cambiamenti a breve termine. Al momento, ovviamente, non se ne parla, nemmeno per sbaglio. Le correzioni dovrebbero essere fatte alla loro fonte, in modo da impedire che vengano dette e spacciate per qualcos'altro.
Almeno in teoria, tutte le risposte fornite dal ChatBot dovrebbero essere controllate, sempre. Ma nessuno o quasi fa queste verifiche, per almeno un paio di motivi: sono costose e causa di vari problemi aziendali se vengono gestiti malamente.
In ambito extra aziendale le risposte dei chatbot, solitamente, spesso sono prese per buone per il semplice motivo che quando non vengono usati sapendo cosa si fa, non si ha la più vaga idea delle possibilità reali dell'aggeggio che ha in mano e dei problemi che sorgono quando si fa un uso malaccorto della tecnologia appena adottata.
C'è da dire, però, che questa moda dei nuovi ChatBot che continuano ad apparire sul mercato avuto il pregio di costringere chi c'era già ad aggiornare i suoi per non farsi superare dai prodotti appena annunciati.
Taluni di loro, però, sono stati aggiornati solo per qualche vantaggio in termini finanziari e di cassa senza che l'utenza abbia notato qualche reale vantaggio di questi aggiornamenti.
Gli unici vantaggi che si è riusciti a scoprire, dopo svariati sforzi e discussioni sono stati quelli che avevano proposto le nuove versioni dei loro Chat Bot che ora erano molto più costosi di prima anche quando le corbellerie spacciate per risposte sensate non sono diminuite dopol'aggiornamento.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa, un chatbot "femminile" è tratto d una pagina del trollblog nazionale. Stranamente per quel sito presenta un buon articolo che suggerisco di leggere, seguendo magari anche il collegamento alla fonte del materiale su cui si basa che potete trovare in fondo alla pagina.
Dopo l'iPhone 16E, tocca all'iPad con l'A16, quello di base, che gli hater e i troll hanno già coperto di critiche, all'iPad Air, al MacBook e al Mac Studio, con nuovi processori a a recitare la parte della novità.
In Apple qualcosa è andato storto. Forse le prestazioni dell'M4 non erano state previste correttamente e quando se ne sono accorti era troppo tardi .
Dopo la scoperta della loro entità e delle necessità di una parte dei loro utenti, hanno dovuto ripiegare sull'M3 Ultra perchè era l'unico in grado di offrire le prestazioni richieste da chi si occupa del trattamento delle immagini, dei video e delle opere AI, la destinazione prevista al momento della progettazione del Mc Studio.
Apple si è dovuta industriare in qualche modo adottando l'M3 Ultra appartenente alla serie precedente guadagnandosi una pessima figura ma anche un sacco di profitti in più.
Suggerisco di seguire questi collegamenti presenti in questa pagina per avere un'idea del Mac Studio, sì parliamo i lui, il dispositivo di alta gamma dotato dell'M4 e dell'M3 Ultra.
Al momento aspettiamo qualche misura seria e prove adeguate per dire qualcosa di più sulle novità di questo primo trimestre 2025. Qualcosa sta arrivando. Presto sapremo.
Curiosamente ci sono blog, con un notevole talento comico, che sembrano sapere tutto dell'iPhone 17 che Apple presenterà a settembre nel Keynote autunnale e metterà in commercio, presumibilmente, entro il mese successivo ma nulla di affidabile delle novità appena uscite.
Altri ne parlano come se fosse qualcosa di magico e dotato di capacità tali da trasformare ogni potenziale utente in un essere sbavante per l'eccitazione di essere al suo cospetto. Non oso pensare cosa succede se quell'iPhone 17 viene acquistato.Divertente.
Personalmente, però, sono dell'idea che quelle vicende sono divertenti ma mai quanto i chatbot ai, le frottole che raccontano e le novità del mondo della fotografia con quei dispositivi strani acchiappa clienti oggi tanto di moda.
Usano formati usano formati fotografici che nessuno usava più da anni, almeno così sembrava fino a poco tempo fa, per non parlare degli obiettivi un tempo usati esclusivamente per taluni tipi di fotografie e ora riciclati come attrezzi per la fotografia urbana,i video loggin o altre cose come quelle. Ne riparlemo.
Prima di chiudere alcune curiosità dell'ultimo momento:stanno arrivando i worm ai, un malware che si insinua nell'dispositivo adatto alle sue esigenze e utile ai suoi scopo facendo tutto da solo.
Compreso il mascherarsi in modo da non essere rilevato dai sistemi di difesa della macchina e del chip non possano fare nulla per fermarlo, impedire l'hacking del chip o entrambe le cose.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa è tratta da uno dei server dimacrolibrarsi.it.
Si sapeva che sarebbero usciti nuovi prodotti Apple e svariati frequentatori della rete erano stati molto critici nei confronti della politica industriale e di marketing di quell'azienda non appena si sono accorti che non erano nelle loro possibilità pecuniarie e sono spariti.
Quelli rimasti hanno cambiato idea molto in fretta, appena si sono diffusi in rete i primi commenti sensati relativi agli iPad e gli iPhone appena annunciati, limitandosi a piagnucolare per il loro prezzo facendosi notare da altri che con un po' di ironia, ed esagerazione, hanno raccontato, irridendeoli, di questi voltafaccia fatti lasciando in secondo piano le novità appena annunciate.
Se interessa, per avere un'idea delle critiche fatte riguardo le novità di Apple e dei relativi voltafaccia, basta leggersi questa pagina e partire da lì per girare un po' in rete inserendo neipannelli di ricerca il nome del dispositivo a cui si è interessati.
Tanto per non perdere l'allenamento nel far sapere che esistono ancora, i detrattori Apple, si sono sforzati di arrivare alla terza riga della recensione dell'iPhone 16e e l'hanno subissata di critiche arrivate non tanto per la recensione in sè ma per l'argomento di cui parla.
Date un'occhiata al numerino su sfondo giallo, a fianco della data della pubblicazione di quel'articolo per avere un'idea di cosa sto parlando.Quando supera il valore di 250, i troll e gli hater, frequentatori di quel blog, si trasformno in entità vaneggianti e deliranti contro Apple rea, secondo loro, di comportarsi, industrialmente parlando, nel modo opposto a quello da loro auspicato.
Poco prima della revisione di questo articolo, sono arrivati i nuovi iPad. Al momento è disponibile il "basic iPad" di 11a generazione, non compatibile con Apple Intelligence e l'iPad Air da 13" e 11" con la magic keyboard, la tastiera rinnovata apposta per loro. Presto arriveranno anche le misure delle loro caratteristiche e delle loro prestazioni.
I frequentatori del nostro glorioso troll blog hanno già cominciato, per partito preso, a dare loro addosso e, com'è tradizione di quel blog a chiunque non sia della loro idea o ai dispositivi-novità senza mai averne provato o avuto uno in mano.
Appena cominciato l'iPad basico con l'A16 e sono passati all'iPad Air M3 sostenendo che quel processore era un residuo delle giacenze di magazzino riservate ad altri dispositivi rimasti invenduti. Nemmeno le critiche sulle caratteristiche ed il funzionamento, in rapporto al prezzo, eccessivo secondo loro, da pagare per poterli usare sono state dimenticate. La reazione della rete, però, non è stata quella che loro si aspettavano e se ne sono andati.
Sono sicuro che presto di tornerà a parlare, di queste ultime novità, visto che l'iPhone 16E ha esaurito la sua funzione di attirare visitatori e i relativi profitti pubblicitari in arrivo appresso a loro.
Nessuno di questi hater e troll hanno accennato all'area di mercato a cui sono rivolti questi nuovi dispositivi, di solito poco interessata all'Apple Intelligence o all'ultimo dei processori sfornati da Apple ma molto ad dei tablet il cui prezzo non sia quello del mezzo di trasporto comprato per la famiglia per i suoi spostamenti in città. Dei geni.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:Il troll di testa è stato preso dal sito che li vende, artmarmolada.it
La sua immagine è mostrata solo a titolo esemplificativo, per via della 'somiglianza, solo metaforica, spero, con i frequentatori di quel trollblog, orgoglio della rete italiana. Scusate l'ironia.
Oramai l'iPhone 16e è uscito, da un po', ma è ancora un'ottima fonte di materiale per articoli, critiche e prenotazioni per l'acquisto adeguatamente commentati. Come sempre, in questi casi, nella parte della rete in cui si parla di Apple, sono già partite le critiche preventive, fatte da gente che non ha mai visto uno di quei dispositivi, non ne ha mai avuto uno in mano, non vuole usarlo e non ha alcuna intenzione di cambiare idea.
Dopo tutto il mondo Android, secondo costoro, offre al mercato dispositivi migliori di quelli Apple, perchè preoccuparsi di queste piccolezze? Se per caso vi chiedete qual'è la ragione a causa della quale si sparla con tanto impegno di questo nuovo smartphone, la risposta è facile: due assenze e un eccesso.
Nel primo caso mancano la localizzazione e la carica MagSafe, una ricarica di tipo wireless, nel secondo il problema, per taluni, è il prezzo. La localizzazione, gestita da un processore adeguato, giustifica, da sola, l'esistenza di dispositivi tipo Air Tag e simili, nelle più svariate versioni disponibili sul mercato.
La ricarica MagSafe, invece, è un tipo di ricarica per cui non sono necessari i cavi usati, classicamente, per ricaricare il proprio dispositivo ma una delle alternative da usare se si vuole stare lontani da grovigli causa di ogni possibile disastro.
Il prezzo è un'altr'affare. Costa , tasse e altre gabelle comprese, il 30% più dell'analoga versione americana il cui prezzo è conteggiato senza di esse ed è leggermente diversa da quella italiana. Almeno mentre scrivo queste righe.Poi si vedrà.
Non ci sono solo critiche pretestuose e aprioristiche, in rete ci sono anche articoli sensati e molti hanno cominciato a giudicare questo dispositivo in maniera discretamente positiva.
Parecchi di questi detrattori che ora hanno cambiato di idea sperano di fare dimenticare ai loro lettori i giudizi negativi precedenti e ricordare solo quelli positivi sull'iPhone 16e a cui manca qualcosa perchè secondo Apple il mercato di destinazione non ne ha bisogno.
Non c'è la localizzazione, non si possono usare gli AirTag, la ricarica bisogna farla, per forza con un cavo o qualcosa di simile e un trasformatore, ma tutto il resto,secondo Apple e svariati blogger c'è. Compreso il nuovo modem progettato da Apple che sembra funzionare meglio di quanto previsto dai menagramo della rete.
Il C1 che gestisce la parte modem del nuovo iPhone, è stato progettato da Apple per avere più controllo sulla comunicazione dei suoi dispositivi verso l'esterno usando meno energia nelle sue operazioni verso l'esterno del dispositivo in cui è collocato.
In rete si era arrivati, addirittura a mormorare, non si capisce bene su quale base, che quel processore, il cui uso è da riternersi, de facto, sperimentale non fosse propriamente il massimo.La sorpresa, quindi, è stata grande, quando sono si è scoperto che le sue prestazioni e le sue caratteristiche erano molto migliori del previsto.
Quel processore ha caratteristiche, prezzo a parte, nel più puro stile Apple, e ha regalato prestazioni migliori anche dal punto di vista energetico, molto migliori di quanto prospettato inizialmente dalla rete.
Le critiche, però, sono rimaste,anche quando s'è visto che alcune di esse non avevano ragione di essere e i loro autori, quasi sicuramente,non hanno considerato che questo 16E è la versione "economica", della famiglia Pro e i suoi probabili utenti non sono molto interessati alle cose che interessano a loro.
e L'iPhone non è il disastro di cui molti parlavano prima che uscisse. Ha molte caratteristiche degli iPhone 16 di classe superiore, ha un solo obiettivo fotografico che sembra funzionare bene lo stesso.
Questo nuovo dispositivo, sicuramente ha delle carenze ma anche dei pregi che verranno fuori con una prova seria, adeguata e ben fatta. Al momento, però, se volete sapere cosa si pensa,s'è detto e scritto su di esso, c'è la rete. Tutti gli articoli da me visionati si concludono, sostanzialmente, con qualcosa di simile a un come non detto che ritratta quanto detto di negativo su di lui .
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa è tratta dall'account di macrumors.com da macrumors.com presente in X.com, l'ex Twitter.
Sta ritornando la primavera anche in rete. Nuove iniziative commerciali e nuove proposte di processori vengono annunciate al mercato e ai frequentatori della rete; curiosamente vengono nascoste le differenze reciproche, ma non i difetti di quelle fatte dalla concorrenza confrontati con i propri delle proprie.
Intel non è molto in forma in questo motivo, per usare un eufemismo. In US stanno facendo pressioni sua alcune concorrenti perchè rilevino quanto è rimasto di buono in quell'azienda. L'autore di quelle pressioni è convinto che quella è l'unica maniera per salvarla.
Attualmente è avvinghiata,se così si può dire,all'area AI. Gli altri, la concorrenza più importante di Intel, fa altrettanto, spesso in maniera molto meno chiassosa e tuti insieme hanno puntato i loro progetti di processori e le risorse per realizzarli verso l'area giochi e dell'AI con i suoi LLM, sperando che qualcuno compri i dispositivi che li usa e li usino secondo le loro aspettative.
Gli altri, i concorrenti minori, seguono,arrancando dietro di loro nella speranza di poter scopiazzare qualcosa e rimediare almeno le briciole di quel mercato sempre più vivacizzato dalle start-up, le aziende appena create per proporre qualcosa di nuovo rispetto a quanto già disponibile.
Una di esse, Ha deciso di proporre una versione aggiornata dei Risc-V molto di moda qualche tempo fa, ora ritornati di moda nelle loro ultime versionidotate di uno standard di istruzionimeno rigido e, quindi, molto più plasmabili rispetto ad altri tipi di processori.
Se interessano notizie su questo redivivo processore, in rete c'è parecchia gente che ne parla. Se si segue questo collegamento si può avere un'idea di cosa si dice e chi ne parla.
C'è persino una azienda, appena formata da fuoriusciti Intel, una "start-up", che ha deciso di proporre i suoi Risc-V tanto per variare il mercato vivacizzandolo un tantino.
Appena si è saputo ha rimediato copiscui finanziamenti e progettisti importanti decisi a migliorare quel nuovo prodotto appena riproposto al mondo informatico.
Apple, prima o poi se ne arriverà, con i modem "home made" C1, l'iPhone 16e, forse alcuni aggiornamenti, minimi, di Siri, forse pure della sua AI, e poco altro di cui, ne sono certo, se ne parlerà ancora. Nel bene come nel male.
Nel trollblog nostrano, molti suoi frequentatori hanno già cominciato a screditare, in via preventiva, queste novità, orgogliosi di mostrare a tutti, è una loro caratteristica,le figuracce rimediate scegliendo i dispositivi della concorrenza poco prima della presentazione di quelli Apple di qualità e classe superiore a quella di quanto da loro appena acquistato.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa è tratta da uno dei server di Wikipedia,
Quest'ultimo mese è dedicato alle figuracce rimediate in rete. Apple ha progettato dei processori da usare nei suoi dispositivi e qualcuno è andato guardare come funzionavano scoprendo che c'erano dei problemi di gestione dei dati e delle informazioni ricevute dal mondo esterno.
Se quelle informazioni sono ripetitive o molto simili tra di loro, questi processori cercano di predire cosa riceveranno in base a quanto hanno ricevuto o stanno ricevendo.
Se sbagliano la previsione dovrebbe venire tutto cancellato per fare ricominciare il ciclo richiesta-previsione altra richiesta che implica delle risposte più rapide. Nel caso degli Apple Silicon, ogni tanto rimane qualcosa nella memoria dei processore e ci sono o protrebbero esserci dei problemi.
La loro presenza è dovuta a qualcosa o qualcuno nei paraggi che li "sorveglia" esaminando cosa sta accadendo nella loro memoria per vedere se è rimasto qualcosa.
In caso positivo, ci traffica un po'e cerca di fare danni al dispositivo in cui si trova.
Può accedere a cosa è rimasto nella loro memoria,la legge, ci traffica un po'e cerca di fare danni di vario genere al dispositivo in cui si trova. Non c'è, per quanto ne sappia un rimedio definitivo, al momento.
Ci sono alcuni suggerimenti, quelli soliti (non scaricare files da posti strani o poco sicuri, non usate software offerti da produttori di fama dubbia o "troppo economici", state attenti a dove andate in rete e altri cose di quel genere) e, pare, delle toppe a Chrome di Google e a Safari di Apple, i browser più bersagliati da questo o questi malware.
Altre figuracce arrivano, ad esempio, dai Samsung S25 e la sua AI. Ha preso da Google l'AI di Gemini, l'ha spacciata per sua, l'ha infilata nel nuovo smartphone e ha li ha fatti glorificare l'S25 a spese dell'iPhone 16 dell'anno passato. Molti blogger si sono adeguati finchè non s'è sparsa la voce, per così dire, che non erano in vendita ma solo in offerta pre-ordine.
In rete è calato un silenzio imbarazzante. Sono usciti sul mercato i primi S25 e, improvvisamente, Samsung ha ritentato la campagna pubblicitaria. Qualcosa, però, è andata storto: i suoi S25 + AI incorporata, non erano migliori di qualsiasi iPhone 16 esistente nell'universo. In qualche cosa erano meglio, in qualcosa equivalenti e in qualcos'altro erano peggiori.
In altri termini hanno raccontato un sacco di frottole. Non male come campagna pubblicitaria, no? Come se non bastasse qualcuno ha voluto fare figuracce AI. OpenAI ha accusato DeepSeek, una nuova AI cinese, di aver usati parte del suo lavoro e per addestrarsi dimenticando che anche lei aveva preso a destra e manca dati e informazioni,senza chiedere alcun permesso, per imparare il suo ruolo ed il lavoro che doveva fare.
DeepSeek è un'AI cinese proposta al mondo recentemente arrivata in Italia attraverso l'Apple Store e l'equivalente negozio on line Google.A qualcuno, però, sono venuti dei dubbi sulla gestione dei dati e delle informazioni degli utenti.
Il Garante ha chiesto informazioni ma quell'AI non ha fornito risposte plausibili al Garante, per cui ora non opererà più in Italia, finchè non le fornirà.Con effetto immediato
Ora sembra che debba arrivare in Italia un'altra AI, quella di Alibaba, Qwen 2.5 Max. Che in quella pagina, di collegamenti a vari siti in rete dove fa sapere che il suo modello linguistico è migliore di quello sato dalla concorrenza, Deep Seek compreso.Vediamo ora cosa succede.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa è tratta da uno dei server di elifesciences.org.
Qualche mese fa avevo parlato, in vari articoli, delle fonderie e dei processori che esse contribuiscono a costruire. A quelli di allora se ne sono aggiunti altri vivacizzando il mercato.
Nel frattempo le lavorazioni sono passate da 4 nm, 4 nanometri a 3 nm e quelle che erano già lì hanno tentato di arrivare a 2 nm ma si sono scontrate con due problemi sempre presenti durante la transizione da un tipo di lavorazione ad un altro.
I costi e la scarsa resa della stampa durante questa fase di transizione tra i vari tipi di lavorazione non permettono di avviare una produzione di serie perchè fondamentalmente, oltre a capire cosa c'è di sbagliato in quella produzione di pre-serie, bisogna trovare qualche sistema per limitarli.
Ci sono alternative meno costose del gettare tutto nella spazzatura, sono, fondamentalmente, aumentare la quantità dei prodotti lavorati,silenziare dei nuclei di calcolo, e poco altro.
Se, poi magari, ci si ricorda pure, che se questi interventi sono troppo frequenti,il semi-lavorato di questa stampa di circuiti non serve più nulla e l'unica cosa che si può fare è gettare tutto sprecando risorse aumentando inutilmente i costi di produzione.
Per quanto riguarda Apple e la famiglia Silicon dei suoi processori, non hanno rivali nella maggior parte dei casi, se si fanno i confronti adeguati anche se molti blogger non sono di quell'idea guardandosi bene dallo spiegare che i processori rivali, molto spesso, hanno necessità di maggiori energie per fornire le prestazioni migliori di cui si parla.
Prima di chiudere alcune curiosità:Apple intelligence non ha aiutato Apple a vendere gli iphone compatibili con la sua AI. Chi li ha comprati, de facto, l'ha ignorata perchè, al momento, sembra solo un espediente di marketing mal riuscito.
I progetti e i lanci dei prodotti falliti (Vision Pro, ad esempio), i piagnucolamenti di Apple tutte le volte che qualcuno cambia la normativa su cui lei si era sempre appoggiata non l'hanno aiutata ad evolvere nella maniera più vantaggiosa.
C'è stato un tempo in cui i fallimenti ricevevano una risposta più rapida di quella attuale e i cambiamenti delle regole su cui doveva basare il suo operato non le facevano venire le crisi di nevrastenia isterica di adesso..
Se non cambia e non impara ad adattarsi ad un mondo che cambia per Lei sarà un guaio. Mentre scrivo è ancora ferma al vecchio modus operandi di Steve Jobs che dopo tanto tempo sta cominciando a perdere pezzi.Non resta che attendere e vedere cosa succede.
In compenso l'iPhone 16, parte fotografica compresa, ha fatto un'impressione molto buona, la parte dell'intelligenza artificiale già implementata in quel dispositivo molto meno.
Face ID presto potrebbe finire presto sotto il display, funzionando in stile Apple, senza essere facilmente bypassabile come in acuni dispositivi della concorrenza non troppo in là nel tempo.
Per ora mi fermo qui. Al prossimo articolo.
N.B:L'immagine di testa, generata dall'AI, è tratta da uno dei server di freepik.com.