
I bambini non sanno proprio cosa scrivere in un tema "se fossi un oggetto vorrei essere" per scuola primaria? Impossibile. Loro hanno sempre una cassaforte di idee originali, che però tende a nascondersi (soprattutto quando la pigrizia prende il sopravvento). Gli alunni sanno bene cosa significa immedesimarsi in qualcosa di diverso rispetto a loro e hanno pensato, almeno una volta, di trasformarsi magicamente in un oggetto che li incuriosisce parecchio. Può essere un aereo, un sottomarino oppure una motocicletta. Di oggetti ce ne sono a bizzeffe e con tutti si possono costruire delle storie fantastiche. Un bel lavoro, questo di descrivere il mondo dal punto di vista di un oggetto, che stimola notevolmente la fantasia e permette di osservare la realtà da un'alta angolazione.
I bambini dovranno quindi prima scegliere l'oggetto da interpretare: sicuramente sarà quello che amano di più. Può essere la macchinina che hanno ricevuto come regalo di Natale o quella moto nuova fiammante che hanno visto recentemente durante una gara. Sanno bene cosa voler diventare per un attimo e il lavoro che spetta ai genitori o a chi segue i loro compiti è quello di correggere gli errori grammaticali e i nessi non proprio logici.
Abbiamo deciso di rendere protagonista del nostro tema svolto su un oggetto che si vuole essere per scuola elementare un sottomarino. Riesce a stimolare la curiosità, visto che si immerge in un posto per i bambini poco conosciuto e che genera sempre grande fascino.
Questo preambolo vi porta direttamente al tema già fatto sull'oggetto che si vuole interpretare per scuole elementari.
Se fossi un oggetto vorrei essere, tema per scuola primaria
Vado 300 metri sotto al mare, ho un corpo robusto e resistente. Cosa sono? Un sottomarino! La mia passione è quella di immergermi e scoprire nuovi luoghi e nuovi pesci. Alcuni sono veramente strani! Non voglio nessuno a bordo perché alcuni sottomarini vengono impiegati per le guerre o per missioni speciali. Io voglio essere libero e voglio andare dove mi porta il cuore.
Tutti mi chiedono il segreto della mia immersione: devo riempire d'acqua delle grandi casse che ho al mio interno per poter essere più pesante della forza che esercita il mare su di me. Semplice come bere un bicchier d'acqua! Questo però non è valido per gli essere umani: non bevete fino a scoppiare per cercare di stare più tempo sott'acqua. Non serve a niente, tranne a sentirvi gonfi come un pallone.
Quando mi immergo, non avverto il freddo nemmeno d'inverno perché il mio corpo è completamente ricoperto di acciaio. Peso all'incirca 1.500 tonnellate e arrivo a pensarne 1.800 quando faccio entrare l'acqua per immergermi. Romperei tutte le bilance del mondo! Ma io mi sento comunque leggerissimo quando sono in acqua: mi muovo lentamente nel mare e osservo tutti i suoi abitanti. Non si spaventano di me perché ormai mi conoscono.
Una volta un banco di delfini ha giocato con me, facendo delle piroette e colpendomi col muso. Mi hanno fatto tanto solletico. Un'altra volta, invece, ho visto una marea di squali che si avvicinavano verso di me... Non mi hanno morso, ma mi hanno terrorizzato! I loro occhi erano così cattivi... Credevo di trovarmi in un incubo!
Io vorrei imparare ad andare ancora più in profondità per scoprire cosa si nasconde negli abissi: mi piacerebbe scoprire quali sono le creature marine che ancora non conosciamo e se c'è qualche specie super-intelligente. Questo è il mio sogno e so che prima o poi lo realizzerò.
Altri temi per scuola elementare di questo tipo
Come avete trovato questo tema sull'oggetto che si vorrebbe essere? Qui di seguito ne troverete altri con tracce molto affini:
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Un tema sul rapporto coi genitori per scuola media e superiore è un must: gli insegnanti chiedono agli studenti di descrivere com'è attualmente il legame creato con mamma e papà e anche come si è evoluto nel corso del tempo. Il primo errore da non fare è dire semplicemente che è tutto perfetto. Nessuno ci crede: in tutte le famiglie esistono dei momenti difficili o altri in cui i litigi tra figli e genitori diventano numerosi. Il confronto deve essere sempre presente in una "famiglia sana", che non voglia salvare a tutti i costi le apparenze. Quando quindi si affronta un compito d'italiano di questo tipo, è necessario essere i più onesti possibile: falsificare troppe informazioni renderà il tema sui genitori per superiori e medie meno convincente.
Ovviamente non bisogna fare una descrizione dei genitori, ma si deve portare l'attenzione sul legame che vi tiene uniti. Vi potrete porre queste domande per iniziare a descriverlo. È un buon rapporto oppure no? Cosa c'è che non funziona? I vostri genitori vi hanno regalato dei momenti magnifici? Vi capita di litigare con loro? Cosa apprezzate e cosa hanno fatto per voi? C'è un lato del loro carattere che vorreste cambiare e qual è invece quello che vorreste possedere anche voi?
Con tutte queste domande, sarà più facile elaborare un tema sul legame coi genitori per superiore e media. Troverete tanti di quegli spunti di riflessione che vi permetteranno di realizzarne uno originale e molto interessante. Scegliendo la strada della verità, vedrete anche voi che sarà molto più facile portare a termine un compito di questo tipo.
Qui di seguito, troverete il nostro tema svolto sul rapporto coi genitori per scuole superiori e medie.
Tema sul rapporto coi genitori per scuola media e superiore
Io non credo a quelli che dicono che il rapporto con i propri genitori è sempre stato perfetto. Bisogna partire dal presupposto che nessuno è perfetto e quindi anche i legami che instauriamo, che siano di amicizia, d'amore o affettivi. Non lo so perché cercano a tutti i costi di descrivere una realtà diversa. Anche loro sicuramente avranno litigato con i propri genitori, avranno avuto delle incomprensioni, visto che tutti siamo passati per la fase dell'adolescenza, durante la quale gli scontri sono all'ordine del giorno.
Sarei quindi un ipocrita se dicessi che il mio rapporto con mamma e papà è ottimo. Ci sono dei momenti in cui diventa anche più di ottimo mentre in altri è davvero pessimo. Soprattutto quando litighiamo. Alcune volte sembra che non ci capiamo. Sembra che costruiamo dei muri e facciamo di tutto per non capirci. Per restare intrappolati nella nostra verità. Bisogna sfondare questi muri per poter comunicare e devo ammettere che alcune volte ci riusciamo, ma ci vuole uno sforzo inimmaginabile.
Alcune volte, per esempio, dopo un litigio non parlo ai miei genitori per alcuni giorni, anche se in realtà vorrei farmi una bella chiacchierata con loro. Per gli altri può essere banale, ma per me ha un grande significato. È il mio orgoglio che mi causa problemi: ho riscontrato questo suo effetto negativo anche in altri rapporti. Non mi parlo con vecchi amici perché, dopo una litigata, nessuno è riuscito a chiedere scusa all'altro. Eppure so bene che da ambe le parti c'è la voglia di ritornare a uscire insieme. Forse l'orgoglio gonfiato fino all'inverosimile è uno dei maggiori difetti di noi adolescenti.
Tutto sommato non posso lamentarmi del rapporto coi miei genitori. Alcuni ragazzi che conosco non hanno la mia stessa fortuna: magari non hanno uno dei genitori o entrambi, ne hanno due indifferenti (che non si preoccupano nella maniera più assoluta di loro) oppure sono iperprotettivi e non permettono loro di fare nuove esperienze.
Per fortuna, da questo punto di vista, mi hanno sempre dato la libertà di provare nuove emozioni, di fare i miei errori e di capire da solo dove sbaglio. Sono sempre stati esempi dai quali c'è solo da imparare. Certo, qualche volta sbagliano anche loro (come ho detto all'inizio: siamo umani e quindi imperfetti), ma so bene che hanno sempre dato il massimo sia per quanto riguarda la mia educazione sia per mantenere intatto un clima di serenità in casa.
Se mi chiedessero cosa cambierei dei miei genitori, risponderei nulla: perché anche i loro difetti sono preziosi in quanto spingono al confronto e quindi alla crescita. Non si diventa adulti solo con le carezze e i "sì, puoi farlo" continui, ma anche attraverso delle sane litigate!
Altri temi sulla famiglia per scuole medie e superiori
E se questo tema sul rapporto figlio-genitori non vi fosse bastato, potrete sempre leggere quelli che troverete qui di seguito:
Dopo aver letto il
tema già fatto sul rapporto coi genitori e questi ultimi che vi abbiamo proposto, potreste anche fare un salto
nella nostra sezione dedicata ai temi svolti: troverete del materiale utile per realizzare altri compiti d'italiano senza errori.
La foto è tratta da Piaxabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Scrivere un tema "parla del rapporto con tuo padre" per scuola superiore può risultare difficile per diversi ragazzi. Analizzare il legame col proprio genitore può costare uno sforzo non indifferente: non tutti hanno un rapporto stupendo mentre altri non sanno proprio da dove iniziare per descriverlo al meglio. Inizialmente bisogna quindi capire quale struttura dare a questo tipo di lavoro. C'è chi potrebbe dirvi di affidarvi all'intinto, ma in un tema sul padre per le superiori non è tutto: bisogna incanalare quell'istinto per poter descrivere nella maniera più giusta questo particolare rapporto, considerando quello che funziona e quello che vorreste cambiare.
Se state vivendo un periodo conflittuale con vostro padre, pensate anche ai momenti positivi vissuti assieme e alle sue qualità (che tutti i papà hanno). Se si agisse d'istinto, verrebbe fuori la descrizione di un mostro e non di un padre! E invece bisogna fare uno sforzo maggiore: mettere da parte la rabbia determinata da alcune circostanze (magari vi ha vietato di andare a una festa "super in") per poter fare una descrizione del rapporto col padre per scuole superiori il più corretta possibile. Certo, ci potete aggiungere anche i suoi difetti, ma senza dimenticare che il vostro papà ha fatto tanto per voi!
Ovviamente ogni rapporto è diverso da un altro. Non tutti i papà sono uguali: c'è chi è più apprensivo, chi cerca sempre il dialogo, chi è più indifferente, chi invece è troppo severo e anche chi non si è mai occupato della propria famiglia. Questi nostri consigli sono quindi generali. Sappiamo bene che ogni rapporto padre-figlio ha una storia a sé.
Detto questo, vi lasciamo al nostro tema svolto sul rapporto figlio-padre per superiori.
Tema "parla del rapporto con tuo padre" per scuola superiore
Devo ammetterlo: ho riflettuto diverse volte sul rapporto con mio padre. Un rapporto che può essere solido in alcuni momenti e molto problematico in altri. Non appena sono entrato nella difficile fase dell'adolescenza (per nessuno è una passeggiata), ero diventato un vero e proprio ribelle e spesso non rispettavo le regole che mio padre mi dava. Litigavamo a lungo e tutto questo faceva soffrire sia me che lui. Solo col tempo ho capito che la colpa era la mia, che lui mi aveva sempre concesso fin troppa libertà e che ogni regola che mi dava era come una carezza per aiutarmi a crescere nel modo giusto.
Ricordo quindi chiaramente le nostre litigate e le nostre incomprensioni. Sembrava quasi che parlassimo due lingue diverse! Ora invece è tornato il sereno. Abbiamo imparato a comprenderci: è come se fossimo cresciuti insieme. Ma alla fine è proprio così: i genitori crescono assieme ai figli e possono imparare anche da loro. Mio padre ha fatto tanti passi verso di me e per questo ora posso dire di avere un legame stupendo con lui.
Discutiamo di diversi argomenti, anche di scuola (il 5 in matematica non gli va a genio), ma quello che ci piace maggiormente affrontare è... il calcio! Per fortuna siamo della stessa squadra e anche grazie a questo ci siamo avvicinati di più. Seguiamo sempre le partite e viviamo le stesse emozioni. Ogni volta che un calciatore della nostra squadra del cuore segna un goal, esultiamo come dei matti e ci abbracciamo! Sono quei momenti semplicissimi, contornati dal calore dell'ambiente famigliare che, quando non ci saranno più, mi mancheranno terribilmente.
Crescendo ho anche capito quanti sacrifici lui e la mamma hanno fatto per me. Se io adesso vado a scuola, ho sempre tutti i libri, non ho vestiti bucati e ho sempre il sorriso è solo grazie a loro. Noi giovani spesso sottovalutiamo quello che hanno fatto e continuano a fare per noi. Lo diamo per scontato. Tutto ci è dovuto. E invece bisogna provare quello che ogni giorno fanno per capirli a fondo. Per il momento posso ringraziarli impegnandomi a scuola (ma matematica mi dà sempre problemi) ed evitando di frequentare cattive compagnie.
Quando capita di sentirmi amareggiato, penso sempre alla forza di mio padre e mi chiedo: sono davvero così debole da farmi abbattere dalla tristezza? Allora mi rialzo, penso a quello che di più bello c'è nella mia vita, e mi preparo ad affrontare tutto senza perdere mai la speranza. Il mio futuro è tutto da costruire e ogni giorno sprecato non ritorna più indietro: questo mi ha ripetuto un'infinità di volte mio padre! E, nonostante abbia sempre fatto orecchie da mercanti, questa sua frase è entrata nelle orecchie, si è fissata nel mio cervello e non se ne è più andata.
Un grande esempio vivente, mio padre, che merita di non ricevere da me mai nessuna delusione. E io mi impegnerò sempre a farlo.
Temi sulla famiglia per scuole superiori
Il passo successivo da compiere una volta letto il tema per superiori sul padre? Leggere gli altri che troverete di seguito:
Arrivati a questo punto, ora che di sicuro sapete svolgere correttamente un
tema sul rapporto col proprio padre, vi lasciamo ad
altri temi svolti per scuole superiori che vi consentiranno di essere sempre preparati per le prossime verifiche d'italiano!
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Col tema "immagina di essere un oggetto" per scuola primaria, gli alunni devono interpretare perfettamente un determinato oggetto. E la scelta è ampia. Devono scegliere personalmente cosa vogliono essere perché, almeno una volta, hanno pensato cosa si prova a essere altro. Lavorare di fantasia risulta molto semplice per i bambini delle scuole elementari, che possono quindi sorprendere, scrivendo testi di un oggetto che si vorrebbe essere, sia chi li segue nello svolgimento dei compiti sia la maestra d'italiano. Bisogna dar loro carta bianca: devono decidere, senza alcun tipo di costrizione, di trasformarsi in un oggetto che li incuriosisce maggiormente. Solo così potranno svolgere un lavoro completo e soddisfacente.
Il compito dei genitori e degli educatori che seguono gli alunni è quello di constatare la correttezza grammaticale del tema di un oggetto che si vuole essere e se tutti i periodi funzionano davvero. La scelta dell'oggetto da interpretare e la storia da costruirci attorno sono attribuite sempre al bambino, che potrà quindi decidere di essere un aereo, una navicella spaziale, una barca, una casa, un sasso, una matita e così via.
Abbiamo deciso che il protagonista del nostro tema svolto sull'oggetto da interpretare è l'aereo. Gli alunni troveranno quindi tutti gli spunti per fare anche loro un lavoro simile o per farne uno del tutto originale, ma con la stessa struttura. Un esempio di tema per elementari che sarà per loro sicuramente utile.
Arrivati a questo punto, vi lasciamo al tema "immagina di vivere come un oggetto" per scuola elementare.
Tema immagina di essere un oggetto per scuola primaria
Anche oggi devo volare alto nel cielo. Sono stanco e devo fare rifornimento. Questa è la mia colazione. Ho sonno e fa tanto freddo, ma devo portare delle persone da una nazione a un'altra perché io sono un aereo. Mi sveglio ogni giorno molto presto per aiutarle. Oggi devo volare da Bari a Parigi. Un viaggio non molto lungo, ma che mi piace sempre farlo. Io amo la Tour Eiffel e il museo del Louvre: di sera la torre è ancora più bella perché è completamente illuminata.
Inizia il decollo. Tutti i passeggeri hanno allacciato le cinture di sicurezza. Tre, due, uno... si vola! Ci allontaniamo sempre di più dalla terra. Qualche persona è preoccupata perché ha paura di precipitare in mare (io sono molto attento a non fare errori) mentre i bambini sono tutti entusiasti: è il sogno di tutti i piccoli avere delle ali per poter toccare il cielo.
Il cielo è azzurro, però più avanti ci sono delle nuvole. Ci passo attraverso senza problemi. Mi piace sempre farlo perché è come se mi buttassi tra lo zucchero filato! Non mi piace invece quando ci sono i temporali e qualche fulmine colpisce le mie ali robuste. Mi dà tanto fastidio. Però non succede niente ai mia passeggeri. Con me sono sempre al sicuro.
Dall'alto non riesco a vedere le persone: solo i mari, le montagne e le città. E invece dal basso molti mi riescono a vedere e qualcuno mi scambia per un UFO. Soprattutto quando è notte! E sì, qualche volta mi capita di viaggiare anche di notte. Stupendo! Perché ci sono le stelle a farmi compagnia e c'è un grandissimo silenzio.
Siamo arrivati a Parigi. Prepariamoci all'atterraggio. Le ruote mi permettono di muovermi sul suolo e lentamente mi fermo. Ho raggiunto la meta. E tutti i passeggeri sono felici. Aspetto un altro po' qui e poi ritorno a casa, dove mi aspetta un altro incredibile viaggio!
Altri temi per scuole elementari
Dopo aver letto questo tema su un oggetto per scuola elementare, potrete dare un'occhiata a tanti altri molto simili a questo proprio qui in basso:
Come vi è sembrato questo
tema su un oggetto da interpretare per scuola primaria? Ne potrete trovare tanti (e non solo di questo genere) nella nostra
sezione dedicata interamente ai temi per elementari, in cui non mancano mai gli argomenti più trattati dagli insegnanti d'italiano.
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

La descrizione di una persona dal punto di vista di un animale per scuola elementare è molto particolare. Sì, perché gli alunni dovranno mettersi nei panni del loro animale preferito o di quello domestico e descrivere quello che vedono con i loro occhi. Bisogna quindi fare uno sforzo: i bambini possono pensare di essere un cane, per esempio, e devono parlare del proprio "amico umano" come realmente lo vedono. Ovviamente è impossibile entrare nella testa di un animale e capire perfettamente ogni impressione provata, ma è un bel compito quello di vedere il mondo con occhi diversi. Con gli occhi di un amico a quattro zampe o magari con quelli di un animale selvatico che incontra per la prima volta un essere umano.
Il protagonista del nostro testo descrittivo su un animale che parla di una persona è il cane. Il miglior amico dell'uomo. È senza dubbio tra gli animali in grado di capire meglio l'essere umano e di comunicare con lui attraverso dei particolari gesti: il suo linguaggio non si basa solo su suoni, ma anche sul movimento della coda, delle orecchie e degli occhi. Se conoscete bene i cani, saprete ad esempio benissimo qual è l'espressione che ha quello della nostra immagine d'apertura.
Lo schema per descrivere una persona vi potrebbe tornare molto utile in questo caso: abbiamo raccolto numerosi aggettivi per fare una descrizione fisica e caratteriale di una persona. Un lavoro interessante, quello riguardante il
testo descrittivo di una persona secondo un animale, che incuriosirà parecchio tutti gli alunni.
Di seguito troverete il nostro esempio di descrizione da parte di un animale di una persona per scuola primaria.
Descrizione di una persona dal punto di vista di un animale per scuola elementare
Il mio padroncino è appena entrato in casa. Evviva! Scodinzolo come un pazzo quando lo rivedo perché sono troppo felice. Penso sempre che stia fuori di casa per troppo tempo. Non mi piace essere lasciato solo. Però alcune volte sono costretto ad aspettarlo nella mia cuccetta. Dormo, così il tempo passa più velocemente. Lui però è proprio bravo: ogni volta che ci incontriamo, mi porta a fare delle lunghe passeggiate. Quello che amo fare durante la giornata è dormire insieme al mio padroncino, mangiare insieme al mio padroncino e giocare sempre insieme a lui!
Ogni tanto faccio il monello. Quando ad esempio mordicchio le scarpe del mio amico o quando rubo dei pezzi di carne dal suo piatto non appena si allontana dalla tavola. Lui mi sgrida e io mi rattristo. Torno nella mia cuccetta e lo guardo da lontano. Però dopo un po' di tempo ritorna la serenità e siamo di nuovo tutti felici.
Il mio compagno è altissimo: quando gli salto addosso, gli arrivo più o meno alle ginocchia. Ha tanti peli concentrati sulla testa, sulle braccia e sulle gambe. Non è ricoperto di peli come me. Le sue orecchie sono minuscole e il suo naso è normale. Ha una voce strana, però io capisco tutto quello che mi dice, anche se parliamo due lingue diverse.
Lui è sempre gentile e mi tratta benissimo. Poco tempo fa, mi ha costruito una cuccia comodissima: sembra di stare sul suo letto. Però il suo letto è il migliore di tutti e infatti di notte, quando lui si addormenta, mi appisolo vicino alle sue gambe.
Sono veramente felice di avere un amico così e giuro che non lo tradirò mai. Abbiamo ancora tantissimi momenti da vivere insieme!
Altri testi descrittivi di una persona per scuola primaria
E se volete leggere altre descrizioni di una una persona, non dovete far altro che dare un'occhiata qui di seguito:
Come avete trovato questo
tema descrittivo di una persona dal punto di vista di un animale per elementari? Se vi è piaciuto, potete allora leggere anche
gli altri testi descrittivi che abbiamo realizzato per voi!
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

La traccia "descrivi un animale che conosci bene" per scuola primaria non metterà di certo in crisi gli alunni. Perché? Loro sanno bene com'è fatto il loro animale preferito, quello che conoscono alla perfezione e sul quale sempre si documentano. Potrebbero anche scegliere di descrivere un animale domestico, col quale hanno vissuto dei bei momenti: in questo caso conoscono ancora meglio le sue abitudini, quello che gli piace e quello che non gli piace, e dei dettagli che ai più sfuggono. In un testo descrittivo su un animale che si conosce bene possono essere inseriti anche degli episodi che hanno permesso ai bambini di capire ancora meglio com'è fatto l'animale in questione.
Descrivere un animale per scuola elementare non è dunque complicato per gli alunni. Quello che primariamente devono fare è dare un ordine al testo. Si devono chiedere: da dove si deve iniziare per la
descrizione di un animale? Prima di tutto si può fare una lista degli aggettivi fisici e caratteriale (
e potrete consultare il nostro utilissimo schema), dopodiché si può procedere al lavoro di elaborazione e di scrittura.
Nel nostro tema svolto su un animale conosciuto, abbiamo scelto di rendere protagonista il gatto: molti hanno questo animale domestico e sanno perfettamente quali sono i suoi comportamenti. Con questo nostro lavoro, potrete avere un'idea su come si deve procedere per non sbagliare un testo descrittivo sugli animali per elementari, anche se gli alunni dovessero scegliere un cane, un pappagallo, un delfino o un leone.
Detto questo, vi lasciamo alla descrizione di un animale che si conosce bene che abbiamo sviluppato per voi.
Descrivi un animale che conosci bene per scuola primaria
Io ho un animale domestico che mi piace molto: un gatto. Ha il pelo tigrato di colore marrone e nero e sotto al muso ha una zona bianca. I suoi occhi sono verdi ed espressivi: sembrano due smeraldi e si illuminano di notte quando tutte le luci sono spente. Le sue orecchie sono piccole e sempre alzate perché è attento a ogni più piccolo rumore. Soprattutto a quello della scatoletta del suo cibo preferito! Quando ha fame miagola dolcemente e indica con le zampette la dispensa in cui conserviamo le scatolette.
Il mio gatto segue un'alimentazione onnivora: mangia tanto pesce e tanta carne, ma anche alcune verdure come carote, piselli e zucche. Il suo piatto preferito è il tonno e qualche volta lascia nella sua scodella le verdure. Proprio come faccio io.
I suoi denti sono aguzzi come le sue unghie. Una volta mi ha graffiato, ma non lo ha fatto apposta: stavamo giocando con una pallina e mi ha fatto un piccolo graffio. Non l'ho sgridato perché non ha voluto farmi del male di proposito. Si arrampica sempre dappertutto e non riesco proprio a capire come fa. Alcune volte lo chiamo infatti Spiderman! Il suo vero nome è però Tigro.
Mi piacciono tantissimo i gatti perché mi ricordano le tigri, dei felini molto più grandi. Sono anche astuti come le tigri, forse anche un po' di più. Quando entra in casa una persona che non conosce, la osserva dall'alto per studiare ogni suo comportamento. Mamma e papà mi hanno spiegato che questi animali riescono a capire se una persona è buona o è cattiva.
Tigro ha però dei difetti: quando nessuno gli fa le coccole, butta con le sue zampette tutto quello che trova davanti a sé; oppure mi graffia i libri quando non gli do da mangiare al solito orario. Lui non vuole che vengano toccati i suoi baffi e nemmeno la coda. Quando lo tocco senza farlo apposta, fa un particolare miagolio che mi fa capire che lo sto infastidendo. Alla fine anche i gatti hanno dei pregi e dei difetti, come tutti gli esseri umani. Non sono dei semplici peluche, ma donano amore e vanno riempiti sempre di tante attenzioni.
Altri testi descrittivi sugli animali per scuola elementare
Dopo aver letto questa descrizione per elementari su un animale, potrete dare un'occhiata ad altri temi già fatti:
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

La traccia "descrivi il tuo animale preferito" per scuola elementare è molto frequente: gli alunni devono essere quindi sempre preparati a svolgere un lavoro ben fatto su quell'animale di cui parlano sempre. E, lo sapete bene anche voi, i bambini amano gli animali, soprattutto uno in particolare: può essere il lupo, per esempio, oppure il leone, la zebra, la giraffa, il delfino e altri animali selvatici; ma si può trattare anche del cane, del gatto, del criceto e di quell'animale domestico col quale hanno instaurato un bellissimo rapporto. I bambini sanno bene come descrivere l'animale dei loro sogni e bisogna quindi semplicemente indirizzarli per rendere il lavoro il più corretto possibile, senza sbavature o periodi ripetuti.
Si sta parlando di una descrizione di un animale preferito per scuola primaria. Questo significa che si dovranno fare delle ricerche per capire quali sono le caratteristiche peculiari di quel dato animale: se ad esempio si intende parlare di un delfino (protagonista del nostro tema descrittivo su un animale per elementari), bisogna sapere com'è fatto, quali sono le sue abitudini, di cosa si ciba e qual è la sua personalità.
Gli alunni possono anche inserire, nel tema descrittivo sull'animale preferito, degli episodi particolari durante i quali sono entrati in contatto con l'animale in questione; episodi che hanno permesso loro di conoscerlo meglio e di avere così un'idea più precisa.
Detto questo, non vi resta nient'altro da fare che leggere la nostra descrizione sull'animale preferito per bambini delle elementari.
Descrivi il tuo animale preferito per scuola elementare
Il mio animale preferito è il delfino. È un mammifero speciale perché assomiglia tanto ai pesci, ma non fa parte di questa famiglia. Il delfino appartiene all'ordine dei cetacei (come la balena) e può essere oceanico e di fiume. Nel mondo esistono circa 40 specie di delfini.
Il delfino ha le sembianze di un pesce: ha le pinne, un corpo per nuotare veloce e la pinna caudale che è per lui come un motore. Può avere un muso simile a un becco e nella sua bocca si possono contare addirittura 250 denti. È carnivoro: mangia piccoli pesci e molluschi. Può essere lungo 1,20 m e pesare 40 kg e può arrivare anche a essere lungo 9,5 m e pesare 6 tonnellate: queste caratteristiche cambiano in base alla specie.
Il cervello del delfino è complesso come quello dell'essere umano, ecco perché è così intelligente. Sa anche ubbidire ai comandi come i cani e infatti ci sono tanti spettacoli dei delfini: è capace di fare grandi acrobazie nell'acqua e fuori dall'acqua.
Il delfino comunica attraverso gli ultrasuoni e l'uomo può capire quello che dice con dei particolari macchinari. Ha un linguaggio complesso: si scambia informazioni con i suoi simili sui predatori e sulle zone dove c'è più abbondanza di cibo.
Una volta ho visto dal vivo un delfino. Ero su una barca con mamma e papà e all'improvviso abbiamo visto saltare dall'acqua questo simpatico animale acquatico! Ho provato a chiamarlo e lui mi ha ascoltato: si è avvicinato e noi gli abbiamo dato del pesce. Lo ha mangiato in un sol boccone. Giocava con una pallina che gli avevo lanciato e ci spruzzava l'acqua. Era stato molto socievole e divertente. Come tutti i delfini.
Amo così tanto i delfini che nella mia cameretta ho un disegno gigante di questo mammifero sul muro. E ogni notte, prima di addormentarmi, spero sempre di poterne incontrare di nuovo uno. Magari quello della gita in barca.
Altri testi descrittivi sugli animali per scuola primaria
E dopo aver letto attentamente questo testo descrittivo per elementari su un animale, date un'occhiata anche a questi altri temi sugli animali:
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

La traccia "descrivi un amico di classe dal tuo punto di vista" per scuola elementare chiede agli alunni di svolgere un lavoro il più personale possibile, realizzando una descrizione soggettiva del compagno. Durante la scuola primaria, non sono poche le prove per dare la possibilità ai bambini di capire qual è la differenza tra una descrizione soggettiva e una oggettiva. Per questa ragione è importante avere chiaro in mente cosa significhi fare un testo descrittivo su un amico di classe dal proprio punto di vista. Ne abbiamo scritto uno per voi che sicuramente risulterà fondamentale per la realizzazione di quello degli alunni che sono ancora incerti sul come svolgere un lavoro di questo tipo.
Il consiglio che sempre vi diamo è quello di chiedere al bambino di creare su un foglio una lista di
aggettivi positivi e di aggettivi negativi per
descrivere il compagno di classe: in questo modo, sarà più semplice, per lui, rielaborare i dati raccolti con un testo descrittivo senza sbavature e per niente confusionario.
Quello che si deve evitare di fare è creare un'accozzaglia di aggettivi: la lista va fatta solo per ordinare il testo. Dopo aver quindi raccolto gli elementi descrittivi, bisogna passare all'elaborazione del testo descrittivo su un amico di scuola di tipo soggettivo.
Come si fa a descrivere soggettivamente un amico di classe? Leggendo qui di seguito, gli alunni potranno trovare tante informazioni utili per non sbagliare.
Descrivi un amico di classe dal tuo punto di vista per scuola elementare
Nella mia classe c'è un compagno che si chiama Marco. Ha la mia stessa età ed è alto più o meno come me. Ha i capelli castani, gli occhi sottili e marroni, la bocca un po' carnosa e il naso piccolino. Le orecchie sono normali, la fronte è spaziosa e il mento non è pronunciato. Ha un viso armonico.
Marco ha delle mani lunghe e affusolate e questo significa che diventerà molto alto. E lui è felicissimo per questo perché sogna di diventare il miglior giocatore di basket del mondo. Io l'ho visto sul campo ed è davvero bravo. Sono sicuro che arriverà lontano e che un giorno lo vedrò in TV.
Il mio compagno di classe Marco è quindi uno sportivo e nell'ora di educazione fisica è sempre al primo posto: è veloce come il vento e agile come una farfalla. È anche molto bravo a scuola e riesce ad avere ottimi voti anche nelle verifiche di matematica.
Ci piace giocare a calcio e ai videogiochi: passiamo infatti la domenica insieme e ci divertiamo un mondo. Qualche volta facciamo anche una passeggiata e parliamo di tutto e di più, anche di alcuni segreti.
Lui è un compagno di classe davvero speciale: va d'accordo con tutti e persino con le maestre. Ha però un difetto: chiacchiera talmente tanto che non si accorge mai quando la maestra entra in classe. Ma ci sono io ad avvisarlo in tempo!
Con Marco ho una bellissima amicizia che spero non finisca mai.
Altri testi descrittivi sugli amici per scuola primaria
E se questo tema sulla descrizione di un amico di classe per elementari non vi fosse bastato, allora dovete assolutamente dare un'occhiata a quelli che troverete qui di seguito:
Dopo aver letto questi compiti fatti che vi interessano di più, potreste fare un salto alla nostra utilissima
sezione dedicata ai testi descrittivi: ce ne sono tanti già svolti che faciliteranno senz'altro il lavoro degli alunni delle scuole elementari.
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Alunni e studenti si trovano dinanzi alla traccia: "descrivi un animale domestico per scuola primaria e secondaria in modo soggettivo e/o oggettivo". Che fare? Possono seguire tranquillamente il nostro testo descrittivo su un animale già svolto che troveranno in questo post. Contiene tutti quegli elementi che non possono proprio mancare in un lavoro del genere: non deve essere sottovalutato, soprattutto se l'insegnante chiede espressamente di fare due descrizioni di tipo diverso. Bambini e ragazzi sono portati a descrivere tutto in maniera soggettiva, ma l'insegnante può anche chiedere di fare una descrizione di tipo oggettiva, in cui ci si deve concentrare su quelle caratteristiche che tutti possono vedere, senza inserire opinioni personali.
Se studenti e alunni hanno un animale domestico sarà più semplice, per loro, fare una descrizione sull'animale soggettiva e/o oggettiva: sanno bene com'è fatto il loro amico a quattro zampe, com'è fisicamente e anche caratterialmente, quali sono le sue abitudini e le cose che detesta. E spesso i ragazzi riescono a carpire delle caratteristiche che sfuggono agli adulti. Anche perché loro sono capaci di creare naturalmente un legame speciale con l'animale.
Vi ricordiamo quali sono gli animali domestici più comuni: cane, gatto, pesce, tartaruga, criceto, uccello; ma ci sono anche altri che sono decisamente più rari: camaleonte, insetto stecco, iguana, serpente.
Arrivati a questo punto, potrete leggere prima la nostra descrizione soggettiva dell'animale domestico e poi il testo descrittivo oggettivo su un animale. Abbiamo scelto lo stesso animale per le due descrizioni per permettervi di capire come realizzare correttamente questo lavoro.
Descrivi un animale domestico per scuola primaria e secondaria soggettivo
Il mio animale preferito è il cane. Ho un amico a quattro zampe che si chiama Nebbia: è bianco come la neve, ma ha il musetto e le zampette nere. È grande e grosso. Quando ero molto più piccolo, era più grande di me e mi proteggeva come se fossi il suo cucciolo. Nessuno poteva avvicinarsi a me, tranne i miei genitori.
Io e Nebbia ci capiamo con un solo sguardo: sa già quando lo devo portare a spasso e gli faccio l'occhiolino quando può prendere il guinzaglio. È molto ubbidiente, ascolta ogni mio comando ed è sempre felice. La sua coda si muove velocissima, a destra e a sinistra, e gira poi come una trottola quando giochiamo insieme con la palla.
Nebbia è un mattacchione e vuole giocare sempre anche con gli altri cani. Ha un carattere allegro e socievole e non si arrabbia mai. Abbaia solo quando qualcuno si avvicina alla porta di casa: pensa che siano arrivati i ladri!
Nebbia è un cane dolcissimo e sono veramente felice di avere un amico speciale come lui.
Descrivi un animale domestico per scuola primaria e secondaria oggettivo
Io ho un cane di nome Nebbia. Ha il manto di colore bianco, le sue zampe sono invece nere così come il suo muso. Ha delle piccole orecchie all'insù, attente a ogni più piccolo rumore. Le usa per capire se c'è qualche ladro fuori di casa. È molto protettivo e fa la guardia quando io e i miei genitori non ci siamo.
Nebbia è un cane di taglia grande e mangia due volte al giorno. La sua alimentazione è costituita da carne, riso, frutta e verdura. I cani non possono mangiare la cioccolata e l'uva perché sono per loro tossiche: la lista degli alimenti velenosi per questi animali è lunga.
Il mio cane è vivace e amabile. Va d'accordo con gli altri cani e non c'è stato mai nessun problema durante la sua educazione: ascolta tutti i comandi. Ama giocare con la palla e con il frisbee, ma non sopporta camminare a lungo.
Questo è il mio cane Nebbia.
Altri testi descritti sugli animali per scuola elementare e media
Troverete, qui in basso, altre descrizioni sugli animali per elementari e medie:
Potrete inoltre leggere, dopo aver fatto un'attenta analisi della nostra
descrizione soggettiva e oggettiva di un animale domestico per medie ed elementari,
i testi descrittivi svolti della nostra sezione a loro dedicata: è contenuto tutto quel materiale indispensabile per svolgere correttamente le verifiche d'italiano e i compiti a casa.
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Come si fa un tema sul lavoro del papà per scuola elementare? Non è nulla di impossibile da fare e anche i bambini lo sanno bene. Bisogna comunque avere un'idea generale del lavoro del genitore in questione e quindi la prima cosa che gli alunni devono fare è chiedere al proprio papà in cosa consiste concretamente la sua professione. Durante la descrizione del lavoro del padre, i bambini devono prendere appunti per avere così sottomano delle informazioni importanti che serviranno per realizzare un tema descrittivo del lavoro del padre per elementari senza errori. E molto preciso. Si può anche aggiungere quello che gli alunni pensano del lavoro del genitore, visto che molto spesso i più piccoli (soprattutto i maschietti) sognano di diventare come lui.
Non si deve quindi fare una descrizione di tipo fisica e/o caratteriale del proprio padre, ma bisogna concentrarsi solo ed esclusivamente sul lavoro che svolge. Se fa il meccanico, per esempio, bisogna spiegare di cosa si occupa precisamente e se è un lavoro che piace anche al bambino. Ci sono dei lavori che gli alunni sognano di fare già da piccolissimi.
Scrivere un tema sul lavoro del padre per elementari non si rivelerà per niente complicato se vengono seguiti tutti i nostri consigli. Bisogna seguire i bambini più piccoli nella realizzazione di questo compito d'italiano per evitare errori grammaticali.
Qui di seguito troverete il nostro tema svolto sul lavoro del papà per scuola primaria. Un ottimo modo per avere idee preziose per realizzarne uno personale!
Tema sul lavoro del papà per scuola elementare
Il mio papà fa il lavoro più bello del mondo: il meccanico! Io amo le auto, le moto e i fuoristrada e ogni giorno mio padre li vede entrare nella sua officina. Lavora con passione perché è il lavoro dei suoi sogni. Consegna le vetture ai proprietari in tempo e loro sono sempre soddisfatti del lavoro di mio padre.
Papà Giovanni mi ha spiegato benissimo cosa fa e io più volte l'ho visto lavorare con i miei occhi. Lui si occupa di riparare i malfunzionamenti (stringe i bulloni e controlla se le gomme sono gonfie), sostituisce le parti rotte, esegue manutenzioni, smonta ed esamina i motori e poi alla fine prova i mezzi che ha riparato.
Ricordo una volta che mi ha fatto salire su una jeep. Non ci ero mai salito prima e mi sentivo un avventuriero che esplora le savane. Mi aspettavo di vedere un ghepardo sul cofano! Per fortuna non è arrivato nessun animale selvaggio.
Un'altra volta sono entrato invece in una Ferrari e il proprietario ha chiesto a me e a papà di fare un giro per la città con lui. E noi ovviamente abbiamo accettato. Questa volta sembravo di essere un pilota della Formula 1, Michael Schumacher. Io seguo sempre le gare di Formula 1 perché mi piacciono moltissimo.
Io da grande voglio diventare un pilota di macchine da corsa oppure un meccanico proprio come mio padre. Avrò sempre un maestro che mi insegnerà i "trucchi del mestiere", come li chiama lui. Amo quello che fa, anche se ci sono molti sacrifici.
Papà apre l'officina molto presto, alle cinque di mattina, per portare a termine tutti i lavori. Chiude intorno alle dieci di sera. Non è facile fare un lavoro del genere e ti deve piacere tanto. Io però non ho paura perché il meccanico migliore del mondo mi ha trasmesso la sua passione. Questo grande meccanico è il mio papà!
Altri temi sul papà per scuola primaria
E dopo aver letto questo nostro tema già fatto sul lavoro del papà per elementari, non potete proprio perdervi quelli che troverete in basso:
Dopo aver letto questo
tema sul lavoro del padre per scuola primaria, cosa bisogna fare per prepararsi in anticipo in vista delle verifiche future? Fare un salto
nella nostra sezione dedicata ai temi svolti delle elementari, in cui gli alunni troveranno tutto il materiale più utile per non risultare mai impreparati!
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Con questo nostro tema svolto "io e mio fratello" per scuole elementari, gli alunni avranno una pratica guida per realizzare un lavoro ben fatto. Loro sanno bene come descrivere il proprio fratello e devono semplicemente avere le dritte giuste per rendere lo scritto lineare. Detto questo, il primo passo che bisogna fare per scrivere un tema sul fratello per elementari è quello di mettere nero su bianco i pregi e i difetti del famigliare in questione. I bambini certamente si divertiranno a descrivere il fratello caratterialmente e fisicamente e potranno saltare fuori degli episodi davvero particolari. Magari un bambino conosce come unico difetto del proprio fratello il suo russare petulante durante la notte!
Cosa scrivere in un tema sui fratelli per scuola primaria? Prima di tutto, se si hanno più fratelli, è bene scegliere su quale concentrarsi. I bambini sono spesso portati a parlare di quello col quale hanno un rapporto più stretto. Dopodiché, realizzata la lista di difetti e pregi, si può passare alla descrizione vera e propria, che deve comprendere, però, anche dei momenti speciali dai quali emerge la personalità del fratello.
Non è quindi un semplice tema descrittivo del fratello. Bisogna parlare anche del rapporto instauratosi con lui, di quei momenti particolari vissuti insieme e tutto quello che si può dire per rendere completo un tema su una persona speciale per le elementari.
Detto questo, vi lasciamo al nostro tema già fatto sul fratello per scuola elementare.
Io e mio fratello, tema svolto su una persona speciale della famiglia per scuole elementari
Mio fratello si chiama Marco, ha 20 anni e va all'università. Sta studiando per diventare medico. Questo è il suo sogno da quando era piccolo, da quando aveva più o meno la mia stessa età. Mi ha raccontato che voleva sempre aiutare le persone e che si preoccupava di mamma quando aveva la febbre: le portava un panno bagnato da mettere sulla fronte e un tè caldo. Sta studiando molto per diventare un medico e io vedo con i miei occhi quanto si impegna.
Marco è quindi una persona determinata e forte, ma è anche un gran burlone. Io mi diverto sempre con lui e mi fa spesso degli scherzi che mi spaventano molto. Una volta, nel giorno di Halloween, si è travestito da clown ed è saltato fuori dal mio armadio mentre tutti dormivano. Che spavento! Ha ripreso tutto col suo cellulare e ridiamo insieme ogni volta che rivediamo il video dello scherzo.
È molto allegro, simpatico e gentile. Ma ha un grande difetto: russa! Noi dormiamo nella stessa stanza e ogni notte è una tragedia. Per fortuna che smette di russare con una gomitata sul braccio. Anche se a Natale vorrei che i miei genitori mi regalassero dei tappini per le orecchie.
Com'è mio fratello Marco? È altissimo, molto più alto di me, robusto (perché fa tanta palestra) e agile: ricordo che, una volta, ha schivato un pallone che si muoveva velocissimamente. Io non ci sarei riuscito a evitarlo. Lui invece sì. In quel momento sembrava che avessi vicino a me il mio supereroe preferito: Flash.
Il mio fratello maggiore ha i capelli castani, molto corti, e gli occhi neri. Naso, orecchie e labbra sono normali. Indossa sempre jeans e felpe perché mi dice che vuole essere comodo, soprattutto quando prende il pullman per andare all'università.
Io non ricordo nemmeno una volta che io e mio fratello abbiamo litigato. Forse perché lui è più grande di me e mi tratta come se fossi un suo piccolo amico. Sono proprio felice di avere un fratellone come lui.
Altri temi su una persona cara per scuola primaria
Avete letto questo tema sul fratello già svolto per elementari? Benissimo, allora non dovete proprio perdervi quelli che troverete qui in basso:
Poco ma sicuro tutti questi lavori già fatti torneranno utili ai bambini per eventuali verifiche d'italiano. Per leggerne tanti altri, dovete fare un salto
nella nostra sezione dedicata ai temi svolti per le scuole elementari: attraverso i nostri compiti svolti, gli alunni potranno realizzare altri temi nella maniera più corretta possibile.
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Con il nostro tema su Nadia Murad e Denis Mukwege per scuola superiore, scoprirete come fare nella maniera più giusta un lavoro di questo tipo. Bisogna seguire un ordine preciso per non sbagliare e per non renderlo troppo confusionario: un'accozzaglia di informazioni sui due Premi Nobel per la Pace 2018 non è opportuno in un compito d'italiano dalla tematica importante. Si parla infatti di violenze sulle donne, in particolare di quelle che sono state rese schiave in zone di guerra da parte dell'ISIS. Nadia Murad è riuscita a fuggire dalla loro prigionia per poterci raccontare la tragica storia che c'è dietro alle 6,700 donne catturate dai militanti dell'organizzazione terroristica.
Per svolgere correttamente un lavoro di questo tipo, dovete necessariamente consultare le fonti: solo così conoscerete a fondo la vita di Denis Mukwege e Nadia Murad, i due premi Nobel per la Pace di quest'anno. La loro storia è essenziale, il loro operato altrettanto. Sono diventati dei veri e propri eroi per chi sogna un mondo migliore e più libero.
In un tema sui premi Nobel per la Pace Mukwege e Murad non devono mancare le vostre personalissime opinioni. Va benissimo descrivere i due personaggi in questione, va anche bene spiegare perché è importante il loro lavoro, ma non dovete assolutamente dimenticare di esprimere quello che pensate sulla condizione della donna nel mondo in questo preciso periodo storico.
Di seguito potrete leggere il tema svolto su Denis Mukwege e Nadia Murad per superiori.
Tema su Nadia Murad e Denis Mukwege, premi Nobel per la Pace 2018
Nadia Murad e Danis Mukwege hanno ottenuto il premio Nobel per la Pace 2018 per la loro battaglia contro le violenze sulle donne. Descrivi la loro storia, spiegando perché è fondamentale che ci siano donne e uomini come loro.
Tema svolto su Denis Muwege e Nadia Murad: inizio
Ogni volta che un uomo o una donna riceve un premio Nobel per la Pace significa che sta combattendo per cambiare in meglio il mondo. E noi non dobbiamo essere dei semplici spettatori, che osservano da lontano lo svolgersi degli eventi, ma dobbiamo agire, magari nel nostro piccolo, per spazzare via le ingiustizie. Nadia Murad e Denis Mukwege non sono semplicemente due premi Nobel, ma due modelli da seguire. Entrambi hanno teso i loro sforzi per aiutare le donne che hanno subìto violenze di ogni genere, soprattutto quelle che non hanno nessun tipo di protezione: le donne che sono costrette a vivere e a diventare "oggetti di piacere" nelle zone colpite dalla guerra.
La violenza contro le donne viene utilizzata come un macabra arma di guerra. E ha provato il dolore causato da quest'arma Nadia Murad: nella sua anima sono ancora presenti le cicatrici delle percosse. Delle cicatrici che non si rimargineranno mai. Ma Nadia ha saputo rialzarsi e la sua reazione è stata quella di combattere al fianco delle donne che hanno subìto il suo stesso destino.
Tema sui premi Nobel per la Pace Nadia Murad e Denis Mukwege: svolgimento
Nadia Murad non è solo una superstite di guerra, ma anche di violenze fisiche e psicologiche. Nell'agosto del 2014, è stata fatta prigioniera dall'ISIS (Stato Islamico dell'Iraq e della Siria) nel villaggio di Kocho dopo aver visto morire davanti ai suoi occhi i suoi sei fratelli. Nadia divenne una delle 6,700 schiave yazide: fu torturata, viol***ata e bruciata su varie parti del corpo con mozziconi di sigarette.
Nadia, però, non ha mai smesso di sognare la libertà e, alla prima occasione propizia, è riuscita a fuggire: precisamente quando il suo prigioniero aveva dimenticato di chiudere la porta del carcere. Nadia corse con tutte le forze che le restavano e, grazie a una famiglia del posto, riuscì a raggiungere la Germania, dove iniziò la sua nobile battaglia divenendo Ambasciatrice Onu per la dignità dei sopravvissuti alla tratta di esseri umani.
Il premio Nobel Nadia Murad ha definito lo stu**o e la tratta di essere umani come "burocrazia del diavolo a scala industriale" e adesso aiuta quelle donne che hanno visto con i loro occhi, proprio come lei, l'inferno sulla Terra. L'operato di Nadia non passa di certo inosservato e continua a ricevere tutt'ora numerose minacce. Ma non ha paura e continua per la sua strada così come Denis Mukwege, il medico e attivista congolese che si occupa della cura dei danni fisici interni provocati dalle violenze.
Il dottor Mukwege ha fondato il "Panzi Hospital" per poter aiutare tutte quelle donne che ricevono percosse fisiche e psicologiche. È diventato il massimo esponente della cura di questi casi particolari, per questa ragione ha ricevuto il Nobel per il lavoro svolto dal 1998; inoltre, nel 2014, ha ottenuto il premio Sakharov per la liberà di pensiero.
Le motivazioni che hanno permesso a Denis Mukwege e Nadia Murad di ottenere questo ambito premio sono state spiegate dall'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani Michelle Bachelet: "È difficile immaginare due vincitori del Premio Nobel per la pace più degni di Nadia Murad e Denis Mukwege. Questo è un riconoscimento meritato per questi due attivisti straordinariamente coraggiosi, tenaci ed efficaci contro la piaga della violenza se***ale e l'uso dello stu**o come arma di guerra. Nadia e Denis, sono certa che parlo a nome di tutti i difensori dei diritti umani quando dico che vi ammiriamo più di quello che le parole possono dire. Avete combattuto affinché venga riconosciuto e affrontato il dolore che le donne hanno sofferto per gli abusi se***ali e perché venga riaffermata la loro dignità" (Fonte: Ansa).
Tema su Denis Mikwege e Nadia Murad per scuole superiori: conclusione
Nadia Murad e Denis Mukwege continueranno a portare avanti i loro ideali, la loro battaglia contro le ingiustizie e riusciranno sicuramente a dare la forza necessaria a reagire ad altre donne costrette a subire violenze di ogni tipo. Tante ne hanno salvate e tante altre ne salveranno. Il maschio non è padrone della donna, non può farne ciò che vuole, deve rispettarla e onorarla sempre. E quelle donne che hanno subìto violenza non devono sentirsi inutili e svuotate della dignità: gli unici che non hanno mai avuto una dignità e che non hanno nulla di umano sono i maschi che commettono questo genere di atrocità.
Ogni volta che una donna pensa di non aver nessun futuro, che è costretta a trascorrere una vita assoggetta a un maschio-padrone, deve sempre pensare a Nadia Murad, che si è liberata dalla prigionia maschilista, riprendendo in mano la propria vita, facendone una missione per salvare altre donne. Per costruire un mondo migliore.
Altri temi svolti su pace, guerra e violenza per scuole superiori
Potrete leggere, qui in basso, altri temi su guerra, pace e violenza per la scuola superiore, che potrebbero servirvi per rendere ancora più completo il tema su Murad e Mukwege:
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.


Quella di oggi è una
spiegazione che con
esempi di dittongo, trittongo e iato vi permetterà di capire bene questo importante argomento di
fonetica. Ci saranno non soltanto commenti ai casi concreti che vi permetteranno di capire bene la
differenza tra i tre gruppi di vocali ma anche di esercitarvi in vista di
prove scritte e verifiche in classe. Anche se l'argomento è difficile
le regole sulla divisione in sillabe che vi abbiamo spiegato nel dettaglio qui vi torneranno senz'altro utili; ricordate inoltre che la pratica è alla base di tutto, quindi se non siete bravi con la divisione in sillabe e vi riesce difficile capire cosa s'intende con
dittongo, trittongo e iato sappiate che
fare gli esercizi è l'unico modo per imparare e non sbagliare più.
I
casi di dittongo, trittongo e iato che leggerete sono stati pensati proprio per mettere in evidenza tale
differenza. Non è niente di difficile: basta fare solo un po' di attenzione, ripassare bene le
regole e il gioco è fatto. Non ci credete? Vedrete che dopo questa
lezione sui dittonghi, i trittonghi e gli iati cambierete idea: vi abbiamo spiegato in maniera semplice infatti di cosa si tratta. Il sommario lo trovate qui di seguito: non vi resta che fare click sull'argomento che vi interessa per essere portati nel relativo paragrafo (anche se vi consigliamo una lettura integrale).
Spiegazione facile su dittongo, trittongo e iato
Le vocali si dividono in forti o aspre e deboli: le forti sono
a,
e,
o mentre le deboli sono
i e
u. Se
i e
u sono accentate sono considerate anch'esse aspre. Ricordate inoltre che ogni parola può avere un solo accento primario.
Detto questo, vediamo ora dalle definizioni:
il dittongo consiste nell'incontro fra due vocali, una aspra (quindi,
a, e, o) e una debole (
i, u);
lo iato invece consiste nella separazione tra due
vocali forti (
a perciò non potrà mai costituire una sillaba con
e, né con
o). Simile al dittongo è il trittongo: la differenza sta nel fatto che
quest'ultimo è costituito da tre vocali e non da due.
Come ci si comporta allora quando ci si trova davanti a una
parola con un dittongo (o un trittongo) o uno iato? Niente paura. Nel prossimo paragrafo vi mostreremo alcuni esempi di dittongo, trittongo e iato e li commenteremo assieme cercando di ripetere la regola.
Esempi di dittongo, trittongo e iato con casi commentati
Vediamo qualche
parola che contiene un dittongo:
- Vocale forte (a, e, o) + vocale debole (i, u): di.no.sAU.ro, al.lat.tAI etc...
- Vocale debole (i, u) + vocale forte (a, e, o): af.fIA.ta.men.to, in.flUEn.za, cIOè etc...
Ricordate che le vocali deboli non devono essere accentate: fate attenzione e non dimenticatelo mai perché si tratta di una regola importantissima e in un esercizio o in un test troverete senz'altro una parola contenente un caso del genere. Prendiamo due parole: Giacomo e zia. Nel primo caso c'è un dittongo perché la vocale debole i incontra la vocale forte a; nel secondo caso invece non c'è un dittongo: anche se ci sono sempre i e a, i è accentata e diventa di conseguenza una vocale forte. In questo caso vi trovate perciò dinanzi a uno iato e la divisione in sillabe è diversa: Giacomo si divide come Gia.co.mo mentre zia si divide come zi.a. Tutto semplice, no?
Vediamo ora qualche
parola che contiene un trittongo, sul quale non c'è molto da dire di diverso dal dittongo:
- Trittonghi con uai: abitUAI;
- Trittonghi con uoi: bUOI, vUOI;
- Trittonghi con jei: mIEI.
Queste invece sono le
parole che contengono uno iato:
- Vocale forte (a, e, o) + vocale forte (a, e, o): mA.Estro, pE.Ana;
- Vocale debole accentata (ì, ù) + Vocale forte (a, e, o): zÌO, marÌA;
- Vocale forte (a, e, o) + Vocale debole accentata (ì, ù): pAÙra, fAÌna;
- Vocale debole accentata (ì, ù) + Vocale debole non accentata (i, u): zÌI..
Iato vuol dire separazione e infatti le vocali in iato vanno divise e non possono far parte della stessa sillaba: c'è chi le fa dividere con delle barre verticali, chi invece usa dei punti, chi invece dei trattini orizzontali. Seguite ciò che vi dicono e non avrete problemi.
L'importante è che vi ricordiate di dividere sempre lo iato.
Se avete altri dubbi provate a leggere questi
ulteriori esempi di parole con dittongo, trittongo e iato:
- Esempi di parole con dittongo e di parole con dittongo mobile;
- Esempi di parole con trittongo;
- Esempi di parole con iato.
Dittongo, iato e trittongo: esercizi, verifiche e approfondimenti
La nostra
lezione su dittongo, iato e trittongo termina qui, ma ricordatevi che
in quest'altra spiegazione sulla divisione in sillabe trovate spiegate lo stesso argomento con ulteriori esempi e commenti: siamo sicuri che vi tornerà utile e vi consigliamo di dargli una lettura almeno veloce anche se avete capito bene ciò che abbiamo detto finora. In fin dei conti meglio ripetere prima degli esercizi che sbagliarli dopo, no?
Ora provate a rispondere alle seguenti domande:
Avete a disposizione non solo moltissimi esempi di dittongo, trittongo e iato ma anche esercizi, approfondimenti e verifiche per mettere alla prova le vostre conoscenze sulla divisione in sillabe: qualora non fossero sufficienti non preoccupatevi perché potrete sempre scriverci qui o su Facebook per avere la spiegazione che cercate. Buona divisione in sillabe a tutti!
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Il
tema sul "
mio compagno di banco"
per scuola elementare è uno di quei temi che gli alunni sono spesso chiamati a realizzare. Non mancano mai, infatti, lavori di questo tipo alle elementari: gli insegnanti vogliono metterli alla prova capendo il livello di scrittura che hanno raggiunto e quanto sia vasta la loro conoscenza dei vocaboli. Bisogna ovviamente fare attenzione se la traccia richiede di parlare oggettivamente o soggettivamente di una persona, e il nostro
schema sulla descrizione corretta di una persona permetterà agli alunni di non sbagliare. Ci sono svariati modi per parlare del proprio compagno di banco e qui scoprirete come farlo al meglio, svolgendo un lavoro il più corretto possibile.
Se volete dare ai bambini una guida precisa da seguire, non dovete far altro che consultare questo nostro tema sul compagno di classe svolto per scuole elementari. Troveranno davvero tutto quello che serve per descrivere il proprio amico senza fare errori. Bisogna ovviamente non limitarsi a una descrizione fisica e/o caratteriale, ma sottolineare - anche attraverso degli episodi particolari - perché la loro amicizia è così importante.
Gli alunni sapranno sicuramente come descrivere il compagno di banco con un tema per elementari. Sta a voi il compito di correggere gli errori (qualora ci fossero) e dei periodi che non funzionano molto, permettendo loro di capire dove hanno sbagliato.
E ora, arrivati a questo punto, potrete leggere qui in basso il nostro tema già fatto sul compagno di banco per scuole elementari.
Il mio compagno di banco, tema per scuola elementare
Il mio compagno di banco si chiama Michele. Ha i capelli biondi, gli occhi azzurri e la pelle bianco latte. Ha due guance tonde e quando sorride spuntano delle fossette. È alto come me ed è magro, anche se mangia molto: un giorno porta a scuola come merenda il pane con la cioccolata, un altro giorno il panino imbottito e un altro ancora le patitine.
Michele fa tanto sport come me: giochiamo insieme nella stessa squadra di basket. Diventeremo sicuramente dei giganti e riusciremo a toccare il canestro senza saltare. Ci piace molto fare attività fisica e qualche volte facciamo le gare per scoprire chi è più veloce: una volta vinco io e una volta vince lui. Quando uno di noi perde, non ci rimane male.
Il mio amico è divertente, altruista e intelligente. Forse alcune volte un po' pigro. Ad esempio, di prima mattina, non ha voglia di fare niente, nemmeno di aprire lo zaino e ho paura che possa addormentarsi sul banco. Io cerco di tenerlo sveglio parlandogli di quello che gli piace di più: il suo gioco di carte preferito!
Ma anche lui mi aiuta, soprattutto quando devo fare gli esercizi di matematica. Non è una materia che mi piace molto e lui sa spiegarmi bene quello che la maestra ha detto in classe.
Con Michele mi vedo spesso durante la settimana anche al di fuori della scuola: andiamo al cinema, alle partite di basket e ci incontriamo a casa per giocare ai videogame. Sappiamo come divertirci e fino a questo momento non abbiamo mai litigato.
Spero che Michele possa essere per sempre il mio compagno di banco, anche alle scuole medie e superiori. Se la scuola ci dividerà, noi continueremo comunque a essere migliori amici!
Temi sulle persone importanti per la scuola primaria
Troverete, qui di seguito, altri temi sulle persone care per le elementari:
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Non sapete proprio da dove iniziare con un
tema sul papà per scuole superiori? È vero: alcune volte risulta davvero difficile parlare di una persona cara,
soprattutto se quella persona è la propria mamma o il proprio papà e voi siete degli adolescenti. Sono risaputi i conflitti che nascono tra ragazzi e genitori, ma questi non devono essere esclusivamente i protagonisti in un lavoro di questo tipo. Litigare con i propri genitori non significa odiarli e avere un'idea completamente negativa di loro. Anzi. Significa conoscersi meglio. Andando più in profondità. Quindi in un
tema sul padre per la scuola superiore non devono mancare quelle parti caratteriali di questa figura importante che vi ha permesso di apprezzarlo non solo come genitore, ma anche come uomo.
Come si fa un tema sul papà per superiori? Evitate di fare descrizioni fisiche troppo specifiche: queste vanno bene per un testo descrittivo per bambini. Voi, invece, dovete fare una sua descrizione più matura, partendo magari da un avvenimento che vi ha permesso di conoscerlo meglio oppure da un lato del suo carattere che vi ha portato a crescere. Un papà è diverso da un altro, quindi sta a voi - più di chiunque altro - descriverlo al meglio.
Il consiglio più importante che vi possiamo dare è quello di concentrarvi sul rapporto padre-figlio. Questo è ciò che deve primariamente emergere in un tema per superiori sul padre. Non riempite il testo di troppi pregi o di troppi difetti: fate una descrizione la più realistica possibile senza quindi strafare.
Arrivati a questo punto, vi lasciamo al nostro tema svolto sul papà per scuole superiori.
Tema sul papà per scuole superiori: esempio e consigli
Avere un papà significa avere un pilastro nella propria vita che non potrà mai crollare. Anche con un semplice sguardo e una frase appena sussurrata, ti fa capire che non starai mai solo. Non mi sono mai lasciato andare a grandi confidenze con mio padre (e nemmeno con mia madre), ma quando sono di pessimo umore, lui riesce a capirmi. E mi permette di lasciarmi solo con i miei pensieri senza riempirmi di domande.
Questo, per noi giovani, è importante: riflettere su quello che ci assilla senza dover per forza essere aiutati da qualcuno dall'esterno. Anche così si cresce. Facendo esperienza all'interno di noi stessi. Mio padre è stato sempre bravo in questo: si sa muovere in punta di piedi nella mia vita, ma il suono dei suoi passi risuona sempre nella mia testa.
All'inizio della mia adolescenza, credevo che mio padre non si preoccupasse molto di me. E invece oggi posso finalmente dire di aver capito ogni suo atteggiamento Mi ha permesso di crescere liberamente. Ma guardandomi da lontano. Se non ho mai fatto degli errori gravi nella mia giovane vita, quelli che molti adolescenti fanno, è solo grazie alla sua educazione. Mio padre è sempre stato un esempio per me, pur parlandomi poco: una persona educata, a modo, gentile, disponibile, fedele e anche severa.
Quando sbagliavo, ha sempre saputo come rimproverarmi insieme alla mamma. Ma descritto in questo modo, sembra che mio padre sia semplicemente un uomo serioso. Non è assolutamente così! Papà è anche divertente, sa come mettere di buon umore tutti e infatti è il primo che organizza le feste, soprattutto quelle delle ricorrenze più importanti: ricordo ancora come se fosse ieri quando si travestì da Babbo Natale e si nascose nel camino della nonna per fare ai miei cuginetti una sorpresa... invece di rendere felici i più piccoli, li ha spaventati terribilmente! Lui cercava di calmarli mentre la sua barba prendeva fuoco perché si era avvicinato troppo a una candela di Natale.
Mio padre è tutto questo, e forse qualcosa in più. Mi piacerebbe, qualche volta, avere più dialogo con lui. Sì, ci parlo, e anche di svariati argomenti (di politica, scienza, musica, sport, ecc...) ma è come se sia io sia lui fossimo trattenuti. Forse è solo una mia impressione. Forse solo una volta che sarò più maturo, potremmo viaggiare veramente sulla stessa lunghezza d'onda.
Questo è mio padre. Questo è il nostro rapporto. E sono certo che sarà sempre un faro nella mia vita, che non mi permetterà di andare alla deriva. Non potrei ringraziarlo mai abbastanza per quello che ha fatto per me, per i sacrifici fatti assieme alla mamma, e questo tema è un semplicissimo modo per dirgli grazie.
Altri temi svolti su una persona cara per scuola superiore
E dopo questo tema già fatto sul padre per le superiori, date un'occhiata a questi altri lavori svolti sulle persone più importanti della vita di ognuno di noi:
Oltre a questo
tema svolto sul padre per liceo e superiori con esempi e consigli, potrete leggere, nella nostra
sezione dedicata ai temi già fatti, tutto quello che vi occorre per superare al meglio le prossime verifiche d'italiano.
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Le
frasi con il soggetto sottinteso pensate per le
scuole elementari che trovate qui di seguito vi renderanno chiaro questo argomento, non difficilissimo a dire il vero, di
grammatica italiana. Ricordiamo anzitutto che il soggetto è tradizionalmente chi compie l'azione o vive un certo stato d'animo / sentimento.
Se la frase è passiva invece il soggetto non compie tale azione ma la subisce. Ad esempio: in
Marco sta mangiando un gelato è Marco che compie l'azione di mangiare un gelato. In
Il bimbo è stato accarezzato dal suo amichetto, il bimbo subisce l'azione di essere accarezzato: non è infatti lui a compierla. In questi due casi il soggetto è espresso, nel senso che lo vedete bene nella frase.
Ci sono dei casi tuttavia in cui il soggetto non è espresso e si dice sottinteso.
Vediamo subito degli e
sempi facili facili:
A casa torno con la bicicletta; (io)
La scorsa volta è andata a piedi; (lei)
Lo scorso anno sono andati con il pullman; (loro)
Lo scorso mese hanno mangiato assieme; (loro)
Ha mangiato tanta pasta; (lei/lui)
Ha fatto tanto esercizio; (lei/lui)
Ha giocato tantissimo a pallone; (lei/lui)
Ieri siamo stati da Gianfranco; (noi)
Mi ha fatto del male; (lei/lui)
Mi ha lasciato senza parole; (lei/lui)
Mi hanno preso alla sprovvista; (loro)
Non lo voglio vedere; (io)
Posso entrare? (io)
Puoi scegliere da sola? (tu)
Siamo scesi di fretta; (noi)
Sono andati a correre; (loro)
Vuoi davvero andar via? (tu)
Tra poco ti chiamo, ok? (io)
Un giorno vi rivedrete; (voi)
Un tempo vi amavate. (voi)
Tra parentesi abbiamo scritto il soggetto sottinteso del verbo della frase. L'italiano è una lingua pro-drop a differenza di altre lingue: ciò significa che ad esempio mentre in inglese dovete sempre esprimere il soggetto, in italiano quest'obbligo non c'è, e queste facili frasi d'esempio con soggetto sottinteso dovrebbero averlo messo ben in evidenza.
La regola è sempre la stessa anche in questo caso: il verbo segue nel numero il soggetto sottinteso. Quindi in Puoi scegliere da sola? ad esempio puoi segue il numero (singolare) della seconda persona (tu). Ogni volta che farete l'analisi grammaticale o l'analisi logica dovrete sempre indicare il soggetto, anche se non è espresso.
Ricordate tuttavia che il soggetto può presentarsi sotto varie forme; questi approfondimenti al riguardo vi torneranno utili:
Se avete dubbi su qualsiasi argomento e non solo sulle frasi con il soggetto non espresso che vi abbiamo proposto, scriveteci pure su Facebook o tra i commenti.
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Realizzare un testo descrittivo di una persona per scuola media può risultare difficile se non si crea uno schema scritto o mentale da seguire. Scegliere la persona da descrivere è una parte fondamentale del lavoro: se uno studente sceglie una persona che conosce appena, della quale sa poco e nulla, è scontato che sia molto più complicato fare una descrizione di una persona per medie esaustiva. Se invece si sceglie di descrivere un famigliare o un amico, tutto cambia: conoscendo a fondo la persona da descrivere, si possono inserire anche degli episodi interessanti duranti i quali avete avuto modo di capire com'è fatta. Sono dei piccoli accorgimenti che, messi insieme, rendono veramente completo un tema su una persona per scuole medie.
Abbiamo deciso di rendere più facile la vita di molti studenti spiegando innanzitutto come si fa la descrizione di una persona per le scuole medie: continuando con questa lettura, troverete infatti un pratico schema da seguire per non sbagliare e fare al meglio il testo descrittivo per le medie.
Arrivati a questo punto, vi lasciamo a tutti i nostri consigli per fare bene un testo descrittivo di una persona per scuola media e all'esempio che abbiamo realizzato per voi; un esempio che vi permetterà di ottenere un risultato soddisfacente. Troverete tutto ciò qui di seguito:
Come si fa un testo descrittivo di una persona per scuole medie punto per punto
Se avete dei dubbi e non sapete precisamente come fare un testo descrittivo di una persona per le medie, vi tornerà utile questo schema. Se lo seguite punto per punto, riuscirete sicuramente a realizzare una descrizione di una persona più che soddisfacente:
- Pensate quale persona intendete descrivere: meglio una persona che conoscete a fondo o una che conoscete da poco?
- Se scegliete una persona cara, vi risulterà molto più semplice arricchire il testo con aggettivi sul carattere e con aggettivi sul fisico mentre la descrizione di una persona che non conoscete bene deve essere composta da una parte in cui raccontate com'è fisicamente e un'altra in cui parlate delle vostre impressioni sul carattere;
- Bisogna inoltre fare attenzione a quello che la traccia richiede: una descrizione può essere oggettiva o soggettiva. Non è cosa di poco conto e il nostro schema per descrivere una persona vi aiuterà sicuramente;
- Create una lista di aggettivi sul fisico e sul carattere;
- Elaborateli dando forma a un testo descrittivo che non deve essere un semplice punto-elenco di qualità e difetti. Il tema su una persona per le medie che troverete più in basso vi permetterà di capire come fare.
- Raccontate anche di episodi che vi hanno permesso di conoscere meglio la persona che avete deciso di rendere la protagonista del vostro compito d'italiano.
Testo descrittivo di una persona per scuola media
Io ho un'amica speciale: si chiama Rosa, ha la mia stessa età e tante passioni in comune. È un po' più alta di me, è snella e ha un viso armonioso. Ha degli occhi blu come il mare molto profondi dalla forma allungata, ha delle ciglia molto lunghe che si notano di più quando chiude gli occhi. E lo fa spesso, ogni volta che sorride. Ha degli zigomi alti e delle fossette che la rendono molto simpatica.
È una bella ragazza, la mia amica Rosa. Ha un viso da attrice: un dolce nasino, delle labbra delicate e delle orecchie piccole e graziose. I suoi capelli sono biondi e li porta spesso raccolti in uno chignon. Ho detto che è bella come un'attrice, ma non vuole fare questo lavoro. Il suo sogno nel cassetto è quello di diventare una famosa ballerina di danza classica.
Abbiamo una passione in comune: il ballo. Lei fa danza classica, io invece faccio moderno. Qualche volta decidiamo di scambiare le coreografie così impariamo molto insieme. Parliamo sempre, non esiste mai un momento di silenzio tra di noi e infatti ogni tanto la professoressa ci dice che si chiacchiera fuori e non in classe mentre lei spiega.
Rosa è solare, socievole e determinata. Una vera forza della natura! Lei si impegnando duramente per raggiungere il suo sogno e io so quanta passione ci mette: vedo giorno dopo giorno i suoi progressi e sono convinta che riuscirà a diventare una grande danzatrice.
Abbiamo fatto una promessa, io e Rosa: che dopo le scuole medie e dopo le scuole superiori, faremo di tutto per diventare delle ballerine famose. Ce la faremo, anche perché io posso contare sempre su di lei e lei su di me.
Qui di seguito potrete invece leggere tutti i nostri testi descrittivi su una persona per le medie:
E dopo aver letto questa nostra
descrizione per le medie su una persona, potrete fare un salto nella nostra
sezione dedicata ai temi descrittivi: troverete tutto quello che vi serve per affrontare le prossime verifiche d'italiano.
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Cercate molte
parole con trittonghi? In questo approfondimento vi forniremo degli
esempi per evitare di sbagliare la divisione in sillabe. Diciamo subito che
il trittongo non è un incontro tra tre vocali, o meglio: non è solo questo; possono esserci infatti delle parole in cui ci sono tre vocali ma tra due di queste
si può creare ad esempio uno iato: pensate soltanto alla parola
guaina che si divide come gua.i.na.
U e
a si susseguono tra di loro ma mentre
tra u e a c'è un dittongo,
i si separa. Tutto chiaro? La prima regola quindi è:
il trittongo è un incontro tra tre vocali particolari che costituiscono un solo suono e non un semplice incontro tra tre vocali. Fate attenzione a quello che leggerete perché così vi sarà tutto più chiaro e potrete
imparare a dividere in sillabe senza fare errori e velocemente.
Vediamo subito ora una lista di parole con trittongo per arrivare pian piano alla conclusione:
Parole con trittongo, esempi con uai (/wai)
Abituai: a.bi.tuai;
Accentuai: ac.cen.tuai;
Adeguai: a.de.guai;
Arcuai: ar.cuai;
Attuai: at.tuai;
Fluttuai: flut.tuai;
Guai: guai;
Mutuai: mu.tuai;
Sguainare: sguai.na.re;
Tatuai: ta.tuai.
Trittongo con uoi (/woi), parole d'esempio
Buoi;
Guardabuoi: guar.da.buoi;
Puoi;
Ripuoi: ri.vuoi;
Rivuoi: ri.puoi;
Scuoi;
Strapuoi: stra.puoi;
Suoi;
Tuoi;
Vuoi.
jai (/jai), ancora esempi
Abbaiai: ab.ba.iai;
Affiliai: af.fi.liai;
Ampliai: am.pliai;
Arrabbiai: ar.rab.biai;
Differenziai: dif.fe.ren.ziai;
Espropriai: e.spro.priai;
Infuriai: in.fu.riai;
Premiai: pre.miai;
Studiai: stu.diai;
Tediai: te.diai.
Ultimi esempi di trittonghi con iei (/jei/) e iuo (/juo/)
Aiuola: a.iuo.la;
Figliuolo: fi.gliuo.lo;
Giuoco: giuo.co;
Mariuolo: ma.riuo.lo;
Miei: miei;
Vaiuolo: va.iuo.lo.
Conclusioni sul trittongo: cos'è e come non sbagliare a dividere in sillabe
Avrete senz'altro notato che in alcuni casi le parole con il trittongo non sono moltissime: pensate ad esempio a quelle con iei oppure a quelle con iuo. Per queste ultime bisogna dire che in quasi tutti i casi si tratta di parole che ormai non si usano più: prima si diceva giuoco, adesso no; vaiuolo è letterario; mariuolo è stato sostituito da mariolo. Questo perché Manzoni con i suoi Promessi Sposi ha eliminato le parole con iuo e le ha sostituite con io, e sappiamo tutti che Manzoni è stato un grande punto di riferimento nelle scuole. Ma non entriamo troppo nei dettagli.
Gli esempi di trittongo che vi abbiamo mostrato ci permettono di capire
da cos'è formato un trittongo, che - come dicevamo - non è altro che l'incontro fra vocali particolari: o due
vocali dolci i,
u non
accentate con una
vocale aspra oppure, esattamente nell'ordine in cui ve lo stiamo per dire, una
vocale dolce, una
aspra e un’altra
dolce.
Come vedete, le combinazioni possibili sono diverse, ma non si fa fatica ad accorgersi che soltanto alcune sono realmente possibili: lo avrete capito osservando gli
esempi. A proposito, se qualcosa non vi è chiaro leggete le nostre
regole per una corretta divisione in sillabe che vi aiuteranno senza dubbio a capirne di più. Provate a cercare anche voi altre parole. è un ottimo esercizio.
Esercizi su dittonghi, trittonghi e iati
E se vi annoiate date invece un'occhiata a questi
esercizi per mettere alla prova le vostre conoscenze su dittongo, trittongo e iato:
I nostri approfondimenti finiscono qui: se le parole con i trittonghi che vi abbiamo proposto vi creano dubbi scriveteci pure e ve li chiariremo. Buon italiano a tutti!
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

"Descrivi una persona" per scuola primaria è una delle tracce più frequenti che gli alunni devono sviluppare. Devono decidere quale persona descrivere e la scelta non è poi così difficile: la maggior parte delle volte rendono protagonista del loro testo descrittivo la propria mamma o il proprio papà, altre volte un amico del cuore o un nonno, altre ancora (sicuramente più raramente) un fratello o uno zio. La descrizione di una persona per classi terza, quarta e quinta elementare deve quindi vertere su un famigliare o un amico che si conosce piuttosto bene, del quale raccontare non solo i pregi, ma anche i difetti, e degli aneddoti che rendono ancora più completo il testo descrittivo.
Bisogna sapere come orientarsi in una descrizione per elementari di una persona: come fare? Abbiamo inserito, in questo articolo, uno schema utile per realizzare un testo descrittivo per scuola primaria senza errori, che possa consentire all'alunno di ottenere un ottimo risultato. Bastano delle piccole accortezze e un lavoro accurato per svolgere un lavoro che possa soddisfare pienamente l'insegnante.
Volete leggere il nostro tema descrittivo di una persona importante per scuola elementare e tutti i consigli per non sbagliare? Non dovete allora far altro che dare un'occhiata qui di seguito:
Come fare la descrizione di una persona per scuola elementare punto per punto
Se vi state chiedendo come si fa la descrizione di una persona per le elementari, potrete seguire questo nostro schema utilissimo per essere i più esaustivi possibile durante la realizzazione di un testo descrittivo per scuola primaria:
- Scegliete quale persona descrivere: può essere la mamma, il papà, un nonno, uno zio, un fratello oppure un amico del cuore;
- Leggete la traccia del compito: la maestra d'italiano chiede di fare una descrizione oggettiva o soggettiva? Per non cadere in errore, vi consigliamo di consultare il nostro schema per fare una descrizione senza sbagliare;
- Dividete un foglio con due colonne: da una parte vanno inseriti gli aggettivi sul carattere e dall'altra parte gli aggettivi inerenti al fisico;
- Inserite questi aggettivi nel vostro testo descrittivo su una persona per la scuola elementare;
- Evitare di fare una semplice lista di aggettivi. La descrizione va elaborata: per renderla più fluida e completa potete raccontare di episodi durante i quali sono emersi dei lati del carattere della persona descritta.
Testo descrittivo su una persona per scuola primaria: classi terza, quarta e quinta elementare
Il mio zio preferito si chiama Michele. È alto e magro, ma non troppo: è così perché la mattina si alza all'alba per fare jogging. Ha delle gambe molto lunghe e infatti alle scuole superiori era il più bravo della classe nel salto in alto.
Zio Michele ha il naso a patata, il mento squadrato e gli zigomi poco pronunciati. Le sua labbra sono abbastanza carnose e i suoi denti dritti e bianchi. Ha gli occhi grandi ed espressivi, di colore nero. I suoi capelli sono cortissimi e neri: non vuole i capelli più lunghi perché ha detto che sono difficili da curare per uno sportivo come lui.
Mio zio ha una particolarità: ha le mani molto lunghe e affusolate. Se io al mare uso la paletta per scavare, lui invece usa solo le mani e riesce a fare buche più profonde delle miei! Io mi diverto chiamandolo "Mani a paletta" e lui per dispetto mi afferra, mi fa il solletico e mi stringe forte finché non gli chiedo scusa. Ma ogni volta che ci incontriamo è sempre la stessa storia.
È lo zio più allegro di tutti e quando non c'è si sente la sua mancanza. Ha però un brutto difetto: è troppo attivo, vuole fare mille attività contemporaneamente ed è difficile stargli dietro.
Non è solo uno zio, ma anche un maestro: per esempio al mare mi spiega come sono fatti i pesci, le alghe e le meduse (ho scoperto che sono composte per il 98% di acqua!) mentre in montagna mi spiega come mai c'è meno ossigeno e si tappano le orecchie.
Uno zio così è difficile averlo e io sono stato davvero fortunato.
Altri testi descrittivi su una persona per scuole elementari
Abbiamo raccolto qui di seguito tutte le descrizioni di una persona per i bambini delle scuole elementari:
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Quando l'insegnante chiede "descrivi una persona cara in modo oggettivo", si deve cercare il più possibile di parlare di aggettivi positivi e difetti veramente palesi, senza lasciarsi andare a commenti personali. Sì, lo sappiamo bene: non è proprio semplicissimo fare un testo descrittivo su una persona speciale in maniera oggettiva per scuola primaria e media perché si è tentati sempre di parlare di lei come la vedono i nostri occhi. E questo non può assolutamente succedere se l'insegnante d'italiano chiede esplicitamente di essere il più obiettivi possibile. I consigli per descrivere una persona cara per elementari e medie non mancano e permetteranno ad alunni e studenti di non uscire fuori traccia (basta veramente poco per sbagliare).
Prima di tutto, devono immaginare di essere quasi degli estranei, che si soffermano per la prima volta sui tratti fisici e caratteriali della persona che si intende descrivere. Se, per esempio, decidono di parlare della propria mamma, allora dovranno porsi queste semplici domande: sono lunghi o sono corti i suoi capelli? Di che colore sono? E quello degli occhi?
Per capire ancora meglio come fare un testo su una persona speciale descrittivo per medie ed elementari, non vi resta da far altro che leggere di seguito.
Descrivi una persona cara in modo oggettivo per scuola primaria e media
La mia mamma si chiama Marta. Lei è sempre allegra e sorridente. Anche quando ha qualche problema, non perde mai il sorriso e ha una mano sempre pronta per sorreggermi. Quando ride di gusto, mostra i suoi denti bianchi come il latte.
Mamma è magra e di media statura, ha un collo esile, il mento è corto e stretto, ha il naso piccolo e grazioso e gli occhi sono grandi e celesti. Le sue orecchie sono normali e si notano solo quando si fa la sua lunga treccia: ha infatti dei capelli folti e lisci, di colore castano scuro. Ha un viso armonico.
Ha un look sportivo: indossa jeans e magliette di vari colori. Quando invece andiamo a cena col papà, usa i suoi vestiti eleganti, che occupano una parte speciale del suo armadio. Mette le scarpe coi tacchi solo nelle grandi occasioni, come comunioni, feste in famiglia importanti e diciottesimi.
La mia mamma è tutto questo e anche qualcosa in più: ho subito detto che è allegra perché questo è il suo pregio più grande, ma è anche generosa, amichevole e comprensiva. Ma ha un grande difetto: è chiacchierona. Quando comincia a parlare, non la finisce più e tutti le dicono dove si trova il bottone per spegnere per un po' la sua lingua.
Ma mamma ha anche un pregio che però alcune volte può diventare un difetto: è molto ordinata! Appena metto fuori posto qualcosa che mi serve, lei subito la fa scomparire senza dirmi nulla. Ed è anche smemorata: quando mette al proprio posto un oggetto, spesso dimentica dove si trova. Papà si diverte a prenderla in giro dicendo che deve fare una cura di fosforo per la memoria.
Questa è la mia mamma. E a me piace così!
Esempi di descrizioni di persone importanti per elementari e medie
E dopo aver letto questa nostra descrizione su una persona cara per scuole medie ed elementari, potrete anche dare un'occhiata a tutte le altre descrizioni che troverete in basso:
Vi è tornato utile questo
tema su una persona cara scritto in maniera oggettiva per medie ed elementari? Se la risposta è affermativa, allora fate un salto nella
sezione dedicata ai testi descrittivi: studenti e alunni troveranno tutto il materiale più utile per realizzare in futuro dei compiti d'italiano corretti.
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Quando l'insegnante dice "descrivi una persona cara in modo soggettivo", l'alunno delle scuole elementari e lo studente delle scuole medie deve essere libero di dire quello che pensa di una data persona, come la vede con i propri occhi: ovviamente si sta parlando di una persona importante e quindi gli aggettivi positivi non possono mancare... ma nemmeno quelli negativi! Proprio perché si tratta di una persona che si trova nel cuore di un ragazzo, quest'ultimo potrà parlare anche dei suoi difetti, senza esagerare: potrebbe rendere per esempio simpatici quei difetti raccontando aneddoti particolari. Un esempio: "Mia madre è talmente sbadata che una volta ha messo il sale nella tazzina di caffè di mio padre... Potete immaginare la reazione disgustata del mio papà!".
Fare quindi una
descrizione soggettiva di una persona cara per medie ed elementari non risulta complicato, anzi: il primo consiglio che vi diamo è sempre quello di consultare il nostro
schema completo per descrivere una persona e poi scrivere su un foglio le caratteristiche fisiche e caratteriali, facendo attenzione a inserire sia pregi che difetti, per rendere più completo il lavoro.
Non è detto comunque che i difetti debbano essere inseriti necessariamente: è possibile anche che venga descritta una persona cara in modo soggettivo che funge da modello da seguire, alla quale ispirarsi. È sempre e comunque un testo descrittivo di una persona cara per scuola primaria e media, per questo ognuno è libero di fare una personalissima descrizione.
Di seguito alunni e studenti troveranno la nostra descrizione di una persona importante per scuole medie ed elementari scritta in maniera soggettiva.
Descrivi una persona cara in modo soggettivo per scuole elementari e medie
Mio fratello si chiama Marco, ha 18 anni e fa l'ultimo anno di scuole superiori. Quest'anno dovrà affrontare una grandissima prova: la Maturità! Solo pronunciare questa parola mi fa un po' tremare di paura perché lui mi ha detto che ci saranno tanti professori che lo interrogheranno. L'incubo più grande per ogni ragazzo.
Marco mi ha detto che non ha paura: se uno si spaventa troppo, non riuscirà mai a raggiungere dei bei traguardi. Io infatti, quando faccio l'interrogazione di matematica, penso a queste sue parole e riesco a rispondere bene, anche se la mia insegnante è molto severa.
Mio fratello è quindi coraggioso, ma ha anche altre qualità: è altruista, simpatico, solare e appassionato. Non perde mai l'entusiasmo e si dà sempre da fare, soprattutto quando ha una passione particolare: lui suona la chitarra anche quando ha la febbre perché la musica lo rende felice. Pure a me piace tanto e infatti gli ho chiesto di insegnarmi a suonare.
Io ho molti meno anni di Marco: è diventato maggiorenne, io ho ancora una strada lunga da percorrere per arrivare ai 18 anni. Quando era più piccolo, mi ha detto che era basso quanto me, adesso è invece un gigante! È alto 1,87 m, è il più alto della mia famiglia, anche di papà. Forse un giorno diventerò come lui, visto che siamo fratelli e potrò continuare a fare quello che più mi piace: giocare a basket.
Anche mio fratello pratica uno sport: gli piace molto il karate. Ha ottenuto la cintura nera. Mi diverto sempre tanto ai suoi saggi, quando riesce a disarmare gli altri con delle rapide mosse di karate. Facendo tanta attività fisica, Marco è ovviamente magro. Ma non troppo. Lui ha i capelli neri come i miei, ma i suoi occhi sono diversi: hanno una forma allungata e sono verdi, i miei sono piccoli e marroni. Ma comunque tutti ci dicono che siamo due gocce d'acqua!
Mi piacerebbe un giorno essere come mio fratello Marco e trovare la mia strada proprio come ha fatto lui.
Esempi di descrizioni di persone speciali per scuola primaria e media
E dopo aver letto questo nostro testo descrittivo su una persona speciale per scuole medie ed elementari, vi lasciamo ad altre descrizioni di persone care:
Come avete trovato questa nostra
descrizione su una persona a te cara soggettiva per scuola media e primaria? Troverete inoltre,
nella sezione dedicata ai testi descrittivi svolti, tanti altri lavori già fatti che torneranno sicuramente utili ad alunni e studenti di tutte le età.
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Le
frasi con le preposizioni articolate per bambini che troverete in questo articolo vi serviranno per
fare velocemente gli esercizi a casa e per capire bene l'argomento. Si tratta infatti di
esempi facili che mostrano
come funzionano queste preposizioni e qual è la loro (importantissima) funzione all'interno di una frase o di un periodo. Ricordiamo che
la preposizione semplice o articolata può introdurre non solo un complemento ma anche una subordinata implicita, cioè una frase con il verbo al modo indefinito: in
vado al mare per divertirmi un po' ad esempio la preposizione per introduce una finale all'infinito. Ricordate anche che c'è una bella
differenza tra dire preposizione e dire proposizione: confonderle non è proprio il massimo.
Nelle seguenti frasi che contengono le preposizioni articolate troverete due esempi per ogni preposizione, in modo tale che possiate fare bene gli esercizi senza essere ripetitivi.
Dello
- Voglio lo stesso astuccio del mio amico;
- Mica hai chiesto a qualcuno della scorsa volta?
Allo
- Alla stessa altezza c'è un borsellino;
- Vuoi andare tu alla fiera con Matteo?
Dallo
- Dall'assistente non voglio andare a chiedere informazioni;
- Vai dalla dentista anche tu oggi?
Nello
- Nello studio non c'era anima viva;
- Forse lo hai lasciato nella palestra?
Con lo
- Con le fragole puoi fare una torta buonissima;
- Non voglio avere niente a che fare con il ragazzo di ieri;
Sullo
- Sugli scaffali abbiamo messi dei pacchi molto grandi;
- C'è qualcosa sulla mensola?
Per lo
- Per l'aiuto che ti avevo chiesto hai fatto pure troppo!
- Sei andato per la città a distribuire i volantini dell'evento?
Tra lo
- Tra il niente e il peggio preferisco il niente!
- Tra lo zucchero e il sale trovi il caffè.
Fra lo
- Fra le mie amiche ovviamente ce n'è una a cui sono molto affezionata;
- Fra i miei vestiti troverò senz'altro la tua maglietta!
Qui trovate alcuni approfondimenti sulle preposizioni articolate:
Le frasi con le preposizioni articolate per i bambini che vi abbiamo proposto sono piuttosto semplici: se avete avuto difficoltà e avete ancora qualche dubbio non dimenticate però di scriverci, perché vi aiuteremo come meglio potremo!
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Se state cercando disperatamente delle
frasi con il complemento di fine o scopo per fare velocemente gli esercizi a casa e per capire bene questo
argomento di analisi logica siete capitati nel posto giusto. Qui di seguito vi proporremo infatti degli
esempi di complemento di fine che vi permetteranno non solo di sbrigarvi con gli
esercizi ma anche di non fare errori durante le interrogazioni, le verifiche in classe oppure durante i concorsi: alcuni sapranno senz'altro infatti che tra gli argomenti principali dei concorsi c'è proprio la grammatica italiana e l'analisi logica. Prima delle
frasi che contengono il complemento di fine, una cosa veloce da dire per ricordarvi cos'è:
il complemento indica lo scopo per il quale si compie un azione e in genere è introdotto dalla preposizione per. Ecco qui le frasi.
Anche io sono stato in silenzio per il bene di tutti;
Non mi piace questo servizio da tavola;
Ho comprato il regalo per il tuo compleanno;
Ho preparato la cena per la festa di laurea;
Non necessito di aiuti per questo lavoro;
Per il mio esame ho preparato una presentazione in Power Point;
Questa mazza da baseball è davvero bellissima;
Questo vestito da ballo è elegante;
Ti dico queste cose per il tuo bene;
Voglio darti un consiglio per il tuo esame.
Sul complemento di fine leggete anche questi approfondimenti:
Se le facili frasi con il complemento di fine che vi abbiamo proposto non vi sono bastate non preoccupatevi: per qualsiasi dubbio infatti potrete scriverci e cercheremo di aiutarvi il prima possibile. Buon italiano a tutti!
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Non avete mai scritto un tema sulla professoressa di italiano per le scuole medie? C'è sempre una prima volta e, per non sbagliare mai, è meglio seguire una guida per realizzare correttamente un compito del genere. Parlare degli insegnanti non è affatto facile, per questo conviene osservare attentamente come abbiamo svolto noi questo compito sull'insegnante. Può essere una professoressa di italiano, ma anche una di qualsiasi altra materia: lo abbiamo fatto in modo che possa essere adattato in base alla descrizione di un'insegnante che si intende fare. Può capitare, per esempio, che a qualcuno non piaccia per nulla l'italiano e allora basta cambiare poche virgole del nostro tema sugli insegnanti per le medie per renderlo perfetto per la descrizione del professore di un'altra disciplina.
Non fate una lunga descrizione fisica o caratteriale della vostra professoressa: è comunque un tema, quindi dovete sottolineare com'è il vostro rapporto con lei, se vi piace la materia e cosa vi ha permesso di scoprire. Molti insegnanti riescono ad avere un impatto positivo sui propri studenti e magari sarà capitato anche a voi di avere un'insegnante preferita: col nostro tema svolto sulla professoressa d'italiano per la scuola media, capirete come descriverla al meglio.
Fare un tema sull'insegnante di italiano per medie non significa prendersi confidenza con la vostra professoressa: lei è sempre e comunque la vostra insegnante, quindi è meglio evitare, in un lavoro di questo tipo, un tono confidenziale.
Arrivati a questo punto, vi lasciamo al nostro tema per medie sulla professoressa d'italiano.
Tema sulla professoressa di italiano per scuole medie
La mia maestra d'italiano si chiama Anna e insegna con grande passione. Ogni volta che tiene lezione, tutti stiamo attenti: può capitare che qualcuno si distragga, ma lei riesce sempre a farsi ascoltare senza essere severa. Quando in classe c'è lei, anche i più ribelli diventano taciturni.
Ha un forte carisma, per questo riesce a comunicare con tutti noi e sa spiegare come poche professoresse: trasforma anche gli argomenti più difficili in argomenti che tutti siamo in grado di capire. Quando studio la sua materia, mi basta semplicemente leggere una volta quello che ha spiegato in classe per ricordarmi tutto per molto tempo.
Non perde mai la pazienza, anche quando alcuni dei miei compagni non prendono dei voti alti: lei dice che devono impegnarsi di più e che spiegherà meglio quello che non hanno capito. Il livello della classe è molto alto anche grazie a lei.
Ho avuto la fortuna di avere tante insegnanti brave, ma mai brave come lei. Si capisce subito che questo è il lavoro della sua vita e che è sempre felice. Sorride sempre, non si arrabbia mai con nessuno e si diverte quando andiamo in gita. Proprio come se fosse una di noi studenti.
Grazie a lei, ho imparato molto meglio la grammatica italiana (e infatti faccio pochi errori grammaticali durante le verifiche) e a capire a fondo un testo. Abbiamo fatto tante letture insieme e per quest'estate ho già una montagna di libri da leggere.
Sia io sia i miei compagni di classe siamo davvero fortunati ad aver avuto una professoressa così, che ti avvicina allo studio senza fartelo pesare.
Altri testi descritti per la scuola media
E dopo aver letto il tema già fatto sull'insegnante d'italiano per scuole medie, vi lasciamo a questi altri compiti svolti che potranno risultare utilissimi per tutti gli studenti (soprattutto per coloro che vogliono dare sempre il massimo):
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.

Volete che i bambini facciano un'ottima descrizione della maestra per scuola elementare? Siete finiti nel posto giusto perché qui troverete un esempio di testo descrittivo sulla maestra che tornerà molto utile ai più piccoli. Se siete dei genitori e non sapete da dove iniziare per fare questo tipo di lavoro, allora quello che troverete più avanti fa proprio al caso vostro: avere una guida precisa, quando si tratta di aiutare i bambini a fare i compiti, è utile per non rischiare di svolgere un compito mediocremente. Sin dalle elementari gli alunni devono imparare che semplicità non significa superficialità, che si può (si deve) quindi scrivere in maniera essenziale senza risultare banali.
Il consiglio che vi diamo è sempre quello di focalizzare innanzitutto l'attenzione sull'aspetto fisico della persona da descrivere.
Com'è la maestra? È alta o bassina, ha i capelli lunghi o corti, ha il naso all'insù o ha un naso normale... Vi tornerà utile
il nostro schema per descrivere una persona non solo per fare una
descrizione fisica della maestra, ma anche una caratteriale.
Tenete bene a mente che descrivere una maestra per scuola primaria significa sia parlare del suo aspetto fisico sia della sua personalità, intrecciando le due descrizioni fra loro per rendere il testo di piacevole lettura.
Adesso vi lasciamo al nostro tema sulla maestra per elementi. Lo troverete proprio qui in basso.
Descrizione della maestra per scuola elementare
La mia maestra di italiano si chiama Maria. Ha i capelli neri a caschetto, gli occhi nocciola dalla forma allungata, il naso all'insù e delle piccole orecchie con degli orecchini brillanti. Non porta sempre gli occhiali, li mette solo quando deve scrivere alla lavagna o quando legge le pagine del nostro libro didattico.
La maestra Maria è alta e magra: ci ha spiegato che fa attività fisica perché è importante fare sport. Fa bene alla salute. Ecco perché quest'anno comincerò ad andare al calcetto con alcuni miei compagni di classe.
La mia insegnante è sempre elegante e indossa collane e anelli di vari colori. Si trucca come la mia mamma e le madri dei miei amici.
Quando l'ho vista per la prima volta, ho subito pensato che la maestra Maria fosse brava e infatti ho fatto centro! Lei riesce a spiegare ogni lezione senza farci annoiare, ci tiene buoni senza alzare la voce, e ci aiuta sempre quando non capiamo qualcosa. È molto paziente e vuole che tutti arriviamo a un buon livello nella sua materia: ha detto che questo è il compito di un'insegnante.
Io e i miei compagni di classe siamo felicissimi quando arriva la primavera e la maestra Maria ci porta al parco della scuola per vedere se è fiorita qualche pianta e se dagli alberi sono nati dei fiori. Ci dice quali sono i nomi dei fiori e poi ci fa scegliere uno che ci ha colpito di più per scrivere un tema: io una volta ho scelto il girasole perché mi piace il fatto che segua sempre il sole.
Questa è la mia maestra Maria. Una maestra come poche.
Altri testi descrittivi per la scuola primaria
E ora che avete letto la descrizione sull'insegnante delle scuole elementari, vi lasciamo ad altri temi descrittivi adatti a tutti i bambini:
La foto è tratta da Pixabay.com
Scritti da Michele Rainone e Pascal Ciuffreda, i contenuti esclusivi appartengono a
Linkuaggio? No, grazie!. Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del responsabile del blog, e con i dovuti riferimenti.
I contenuti sono distribuiti sotto licenza
Creative Commons.