visto che il progetto è stato presentato, posso dire di aver preso parte alla lavorazione di Real Life per Disney. questi sono degli studi realizzati da un concept di base a cura di Tomatozombie. alla fine si è deciso di optare per uno stile più realistico e per una realizzazione interna allo studio.
come detto su facebook mi prendo una piccola pausa dal social per concentrarmi sul lavoro ed altre mie cose. vorrei provare a portare un fumetto a Lucca, non so se ci riuscirò a causa degli altri lavori ma ci provo e vorrei avere meno distrazioni possibili.
continuerò ad aggiornare questo blog con l'attività lavorativa.
essendo ad inizio del nuovo anno si sprecano le classifiche sui migliori fumetti del 2013 e sto provando un po' d'irritazione/delusione nel vedere che si leggono solo ed esclusivamente fumetti italiani o tradotti.
non voglio fare il fico esterofilo, però siamo nel 2014 maledizione e senza tirare in mezzo la globalizzazione trovo veramente assurdo che ci si faccia imboccare culturalmente da estranei, da editori o chi per loro che selezionano il materiale da importare con il proprio gusto (spesso discutibile), solo per la pigrizia di non imparare una lingua che viene parlata ormai in tutto il mondo.
Anzi, i fumetti potrebbero essere un modo semplice e divertente per impararla se non la conoscete. Posso capire la difficoltà su un libro di narrativa ma in un fumetto le parti di testo sono in una quantità minore e se li leggete su pc o tablet, con un dizionario che vi traduca al volo le parole che non conoscete è un'operazione veloce e facilissima.
Su film e serie tv il gap è stato ridotto o eliminato grazie ai sottotitoli, con un piccolo sforzo si possono tirare in mezzo anche i fumetti, comprateli in digitale, scaricateli illegalmente, comprate il cartaceo su amazon, trovate la soluzione che preferite ma fatelo, in questo modo potrete avere finalmente una conoscenza globale del materiale pubblicato nel mondo ed una prospettiva più cosciente sui fumetti che vengono pubblicati in italia.
Espandere la propria conoscenza è una cosa bella ed emozionante.
qui di seguito trovate un po' di fumetti veramente belli che mi è capitato di leggere in quest'anno passato. cliccando sulle immagini avrete tutte le info.
ci vediamo presto.
finalemente si parte! da domenica 3 Novembre per 6 settimane troverete all'interno de Il Giornalino un puntata da 8 pagine di Cooking Time! (la prima puntata sarà di 10 pagine)
del progetto ho ampiamente parlato nei mesi precedenti. riepilogo il team di artisti che mi ha affiancato nella realizzazione dei 6 episodi: alle matite io, Letizia Algeri, Elisa Ferrari, Gabriele Bagnoli, Rosa La Barbera, Ilaria Catalani ed ai colori il mitico Mario Perrotta.
venerdi 1 Novembre in occasione di Lucca Comics alle 14:00 nella Sala dell'Oro della Camera di Commercio ci sarà l'evento di presentazione del progetto
mentre Domenica 3 Novembre presso lo stand dei Periodici San Paolo Stand E 116 Piazza Napoleone troverete gli autori per le dediche , maggiori info potete trovarle sulla pagina facebook . sulla stessa pagina potete partecipare a numerosi contest con premi ed estrazione (tra cui disegni originali) a seguire il comunicato stampa, la copertina de Il Giornalino, una piccola preview sfogliabile del primo episodio e qualche immagine di making of.
Arriva in edicola la serie a fumetti che insegna ai ragazzi a cucinare usando ingredienti speciali: amore, divertimento e avventura! Da domenica 3 novembre su “Il Giornalino”, il settimanale dei Periodici San Paolo, prende il via la nuova serie a fumetti “Cooking Time!”. Una brigata di giovani e incredibili cuoche si tuffa nel mondo dei tornei e dei cooking show per conquistare il mondo e riaprire il ristorante di famiglia. Le loro armi segrete? I sentimenti, le risate e una grande passione per la cucina italiana! Il fumetto, scritto da Katja Centomo e Francesco Artibani e disegnato da Flaviano Armentaro - gli autori della serie - inaugura un grande progetto transmediale, diretto da Lynx Multimedia Factory, che, passando attraverso diversi media e diversi paesi - dai romanzi illustrati, alla fiction, alle App, a Facebook e a tutto il web, dalla Francia, alla Germania e a tutto il Nord Europa - punta all’importante traguardo della serie a cartoni animati. Descrivendo le gesta della simpatica truppa, la serie coglie l’occasione per raccontare la cucina italiana ai giovani di tutto il mondo, una cucina fatta di sentimento, emozioni, crescita e spirito di gruppo. È la vita raccontata attraverso il modo in cui ci nutriamo e ci sediamo a tavola con gli altri. E visto che la cucina italiana è soprattutto “amore”, nelle avventure delle “Cooking Girls” – così si chiama la squadra delle protagoniste - non poteva mancare una squadra avversaria di “Cooking Boys”, composta dai ragazzi del ristorante rivale, con cui le nostre eroine si trovano continuamente a gareggiare, litigare e non solo! La serie sarà presentata dagli autori, dall’editore e da Lynx venerdì 1 novembre alle ore 14:00, a Lucca Comics and Games 2013; domenica 3 novembre presso lo stand Periodici San Paolo gli autori dedicheranno agli appassionati copie autografate e gustose iniziative.
come ogni anno dedico qualche riga per consigliarvi qualche bella uscita lucchese che non trova una grandissima diffusione informativa o che merita di essere ricordata ulteriormente.
mi raccomando cliccate sulle cover per avere più info.
parto con un progetto del quale ho parlato ampiamente in questo articolo e che nel giro di qualche mese è diventato un fumetto vero e proprio che potrete trovare nella Self Area grazie al talento e alla caparbietà delle due autrici. Hadez di Silvia Tidei e Ilaria Catalani è una delle uscite che più aspetto in questa Lucca, è un fumetto fresco, divertente, straordinariamente disegnato e possiede molte altre qualità già descritte nell'articolo di cui sopra. Dovrebbe essere la vostra prima tappa appena entrati a Lucca!
Vivendo in campagna non ho la possibilità di visitare grossi store di media, l'unico nel quale mi soffermo durante i miei appuntamenti di lavoro a Roma è quello sotto la stazione Termini (mi pare sia Borri Books) che devo dire ha un nutrito reparto dedicato al fumetto dove mi pare che non manchi nulla delle ultime uscite.
In mezzo a quegli scaffali ricevo diverse energie che indirizzano la mia attenzione, quindi il mio sfogliare, quindi il mio acquisto.
Una delle energie che ha smesso di essere efficace è quella del fumetto basato sulla realtà. Non parlo delle biografie a fumetti ma delle storie che prendono spunto dalle esperienze o pensieri propri dell'autore. Non mi piacciono molto le definizioni ma c'è chi lo chiama fumetto intimista.
Non sono la persona più accreditata per sviluppare questo tipo di analisi ma ho l'impressione che le opere d'intrattenimento (dall'arte al commerciale) si muovano durante gli anni ad ondate in stretta relazione con l'andamento della vita delle persone.
Dagli anni 80 ai 90 ma anche i primi anni duemila l'Italia ha vissuto un certo tipo di benessere economico e nell'ultima parte di questo periodo c'è stata un'ondata di quel fumetto intimista che ha avuto un discreto successo commerciale .Nessuno ci si è arricchito, tutt'altro, ma per i numeri che si fanno in italia è stato un fenomeno da notare.
Quando le persone hanno la possibilità economica di togliersi numerosi sfizi (viaggi, cinema, videogame, concerti, abbigliamento ecc...) capita che comincino ad annoiarsi e a vivere un piccolo malessere che li porta a guardarsi dentro. Da qui l'esigenza di trovare delle storie in armonia con le proprie esigenze.
l'Intimismo. (è odioso questo termine lo so)
Cito due nomi tra quelli che preferisco: Gipi e Makkox.
In realtà entrambi gli autori sono arrivati in coda a questa corrente e non a caso in entrambi è evidente una mutazione, le storie personali sono state filtrate dalla loro immaginazione (avventure di pirati, comicità di paperi)
Questo cambiamento arriva in contemporanea con un altro di cambiamento: il benessere italiano è agli sgoccioli (non siamo ancora un popolo povero, questo è sicuro), comincia una brutta crisi, la gente resta senza lavoro, in sintesi "un periodo di sofferenza".
Capita spesso che quando soffriamo si faccia largo dentro di noi la voglia di evasione, voglia di ascoltare, vedere e leggere qualcosa che ci dia una boccata d'aria fresca. Poco importa se ci viene raccontato di tigri della malesia, astronavi, fate, super eroi, mostri o detectives. Basta anche la fantasia di filtrare il racconto della propria vita con una lente da caleidoscopio e dargli appendici nuove e stravaganti.
I Produttori di fiction (stranieri) questa cosa l'hanno capita e sono riusciti a creare un mercato florido che è arrivato addirittura a sostituire il cinema. Non solo, il range di offerta tematica è così diverso da coprire qualsiasi target di età.
Devo essere sincero, non ho più voglia di ascoltare i racconti della giornata altrui, dell'infanzia infelice, della periferia degradata, degli esami o dell'erasmus in Spagna. Per un semplice motivo: negli ultimi 10 anni ogni persona con una connessione internet ha potuto per via blog o social network, raccontare ogni minuto della propria vita.
Siamo giunti alla fine anche di questa parentesi, nessuno ha più voglia di leggere i blogger raccontatori.
La parabola è discendente.
C'è un altro posto in cui vado spesso quando mi capita di essere a Roma, la libreria francese L'Aventure.
Ho una passione per il fumetto franco belga ma la cosa che più mi piace è quel grosso tavolo su cui sono impilati tutti gli albi. Capita che sollevando un volume di Sky Doll, sotto ci trovi un diario di Delisle, un racconto esotico e strampalato di Boucq e nel mezzo tante storie di autori giovani che sarebbe difficile dividere in sezioni e piazzarle su uno scaffale perchè i temi sono tutti diversi e a volte, cosa rara ma bellissima, il tema lo inventa l'autore e scopri un mondo nuovo.
È come essere avvolto da un'unica energia che è quella della creatività. Perchè deve essere l'autore a voler raccontare una storia che il lettore non si aspetta. E deve essere l'editore forte per sostenere questa spinta creativa ed acuto per anticipare le mode e creare un mercato in cui possa diffondersi.
È comunque un momento di fermento per il fumetto italiano e di questo sono molto contento.
Però sono stufo di vedere gente che manifesta e che si ammazza, tra un tg24 e l'altro voglio che mi si racconti una favola.
sono lieto di annunciarvi che sarò all'interno di questo libro assieme a grandissimi artisti ed amici come Florian Satzinger, Francisco Herrera, Martin Wittig, Alessandro Micelli, Alessandra Sorrentino, Mathieu Reynes e molti altri che potete trovare sul sito dell'iniziativa http://mastersofanatomy.com/.
la campagna su Kickstarter sarà attiva da Ottobre quindi ulteriori aggiornamenti seguiranno.
I'm pleased to announce that i will be into this book together with such great artists and friends like Florian Satzinger, Francisco Herrera, Martin Wittig, Alessandro Micelli, Alessandra Sorrentino, Mathieu Reynes and many others that you can find on the website of the initiative http://mastersofanatomy.com/.
the campaign on Kickstarter will be active from October so further updates will follow.
questa NON è una recensione di Pacific Rim.
semplicemente vorrei spiegare ad amici e conoscenti come mai sono uscito dal cinema con la stessa faccia con cui sono entrato, priva di emozione.
contiene spoiler? si, qualcuno. nulla che non possiate già avere capito a metà film.
Pacific Rim è un bel film.
Pacific Rim è un bel film, sgomberiamo il campo da dubbi. Del Toro fa dei buoni film, li sa fare bene, sa metterci una sua visione. Il design dei robot è ben caratterizzato e poco confuso, quello dei mostri anche (tra i designers Guy Davis e Oscar Chichoni). la regia è sapiente e chiarissima. mettere in scena un film di Kaiju era un'impresa azzardata e l'ha portata a termine come si deve.
ho mai rivisto qualcuno dei suoi film? no.
rivedrò questo? no.
Totale assenza di Nicolascage-ismo.
Se dovessi trovare dei termini di paragone, la mente mi va subito ai film di Bay, Emmerich e simili. è corretto?
come dice Roberto nella sua recensione, no.
Del Toro ha voluto dare al suo film una sensazione di realismo e di misura, lontana quindi da quella estrema e caricaturale dei registi sopra citati.
mi sento di confutare questa ipotesi per due motivi:
- questa dichiarazione di Del Toro: "When you get a budget you can do two things: you can get crazy or lazy. And I chose to be as crazy as I could."
- il tono dei dialoghi del film. cose come: "one: don't you ever touch me again two: don't you ever touch me again"
oppure le battute di Ron Perlman, non le ricordo a memoria e non ci sono ancora quote in giro, ma la più "forte" finiva se non sbaglio con un "...DEFICIENTE!" (almeno nella versione italiana).
quindi no, Pacific Rim non è poi così lontano dalla tradizione americana di film cazzoni con personaggi stereotipati, così come non lo è stato Hellboy.
ecco, in quest'ottica il film è tutt'altro che memorabile.
se "misura" e "realismo" significa non fare nulla di straordinario, lo sforzo creativo degli autori mi sembra veramente poco.
se "premere l'acceleratore", come nelle dichiarazioni di Del Toro si realizza solo nella parte di concept e chiarezza registica, allora è uno sforzo puramente di mestiere.
di Pacific Rim non mi sono portato a casa nessuna scena/sequenza epica, esagerata, che mi si stampi nel cervello.
non mi sono portato a casa nessun dialogo che sarà difficile dimenticare o da snocciolare parlando di questo o quel personaggio del film.
e allora che aspirazione è quella di non essere memorabile? stiamo pur sempre parlando di un opera di fiction.
ci sono un sacco di film, quelli di Bay e soci appunto, che sono tutt'altro che memorabili.
ognuno però contiene qualche scena o qualche dialogo difficile da dimenticare. pensiamo alla fascinazione di Nicolas Cage per Eleanor, la Ford Shelby Mustang GT500 del 1967 in Fuori in 60 Secondi e la scena del suo furto. così come è difficile dimenticare Angelina Jolie meccanico in canotta con finti dreadlock biondi.
illustrazione realizzata per il numero 100 di Mamma! su testi di Carlo Gubitosa (grafica e impaginazione Giuliano Kanjano)
abbonarsi a mamma costa pochissimo, potete farlo qui
era da una decina d'anni (i tempi dell'accademia di belle arti) che non facevo disegno dal vero. ho ripreso questo mese con un gruppetto di amici artisti e nonostante la mano sia rattrappita da troppo photoshop, è stato comunque divertente.
ho creato un canale youtube dove raccoglierò un po' di video, making of e tutorial vari.
lo trovate qui: http://www.youtube.com/user/flarmentaro
il primo video caricato è il time lapse della creazione di questi due personaggi (fatti per un progetto personale)
Il guppetto di bravi artisti Elena Casagrande, Alessandro Micelli, Arianna Florean e Silvia Califano hanno proposto e si stanno occupando di un'iniziativa pregevole ed importantissima, quella di chiedere a Lucca Comics e alle altre fiere italiane, uno spazio espositivo ( nelle fiere estere viene chiamato Artist Alley) dedicato ai soli artisti, per poter promuovere il proprio lavoro, fare dediche, vendere le proprie tavole, incontrare il proprio pubblico ad un prezzo (quello dello stand) abordabile. Uno spazio dedicato quindi all'arte pura, slegata per un momento dagli editori e dal mercato piú importante. É un'iniziativa che all'estero esiste da tempo, in italia salvo qualche piccola eccezione, ancora no.
Chiunque fosse interessato a partecipare questo o gli annni a venire o semplicemente volesse supportare l'iniziativa puó visitare il sito http://italianartistalley.wordpress.com/
O la pagina facebook http://www.facebook.com/events/232213980252968/
Diffondete é importante!
Martedì 26 marzo mi troverete alla Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna assieme a Lynx Multimedia Factory e Red Whale per presentare Cooking Girls, un progetto che sto sviluppando da un po' di anni assieme a Katja Centomo e Francesco Artibani e a cui tengo tantissimo.
al ritorno vi darò qualche anteprima in più. ci vediamo a Bologna!!
i colori delle illustrazioni sono di Mario Perrotta
un post istruttivo sul lavoro di alcuni dei migliori animatori/storyboard artist giapponesi, quelli della Gainax (che ora hanno formato lo studio Trigger). in particolare qui di seguito alcune caps di Re:Cutie Honey, la ripresa del lavoro di Go Nagai in cui si può analizzare il lavoro di Hiroyuki Imaishi (sicuramente il più noto, bravo e influente sulle ultime generazioni di animatori) e dei suoi colleghi Masayuki, Tadashi HIRAMATSU, Yoh YOSHINARI, Atsushi NISHIGORI, Sushio e altri.
più avanti metterò altre caps di analisi del lavoro della gainax.
gli henchmen, gli sgherri, gli scagnozzi, sono sempre i personaggi più divertenti da disegnare e far recitare. Bruce e Julio sono quelli presenti in Cooking Girls. qui sotto qualche bozzetto di design e scene dal fumetto in lavorazione.
riporto qui una segnalazione fatta su facebook. non voglio riaprire vecchie polemiche, voglio solo che questi fatti rimangano in modo statico su internet e che siano da monito per giovani ed ignari artisti.
ho aspettato ma non è arrivata nessuna risposta dall'associazione Hamelin. ho scritto per chiedere se fosse veramente il caso di sostenere e dedicare una mostra in occasione di Bilbolbul a Laura Scarpa. lei assieme al suo socio Coniglio hanno contribuito a mio avviso a rovinare il fumetto italiano approfittando delle larghe maglie della legge italiana che permette di fallire, non pagare nessuna conseguenza e riaprire sotto diverso nome. ad oggi, vi ricordo, che molti degli autori di Animals non sono ancora stati pagati ne hanno ricevuto scuse o risarcimenti sotto altra forma. Nonostante questo modo fraudolento e reiterato di fare fumetto la Scarpa continua la pubblicazione della sua rivista Scuola di Fumetto sotto il nome della onlus Comicout e con l'appoggio di Saudelli e Visinitin.
ecco io credo che prima di lamentarci dei nostri politici e pensare di poter cambiare il paese con un voto, dovremmo preoccuparci di vigilare sul nostro piccolo ecosistema, in particolare quello molto fragile del fumetto, curandoci che resti sano.
mi fa poi specie che nessuno degli autori invitati a Bilbolbul abbia speso mezza parola in proposito.
non sono più così sicuro che la gente sia pronta ad un cambiamento.
studi per una serie francese non più realizzata ad opera di Pascale Athuil, Alice See e Lucie Gardes
questa qui sotto è una mia fan art di Hadez
Hadez è un fumetto di Silvia Tidei e Ilaria Catalani, due giovanissime artiste italiane, nato nel 2005 e sviluppatosi nel tempo fino a questa recente e deliziosa storiella natalizia.
il pregio delle due autrici è quello di avere creato una storia freschissima, divertente e un gruppo affiatato di personaggi ognuno con una personalità differente e ben sviluppata. sono qualità che non ho trovato in nessun fumetto italiano recente.
ne approfitto per sviluppare una piccola discussione
*modalità Achille Bonito Oliva ON*
Hadez potrebbe inserirsi in un genere che chiameremo Romanzo Magico Avventuroso nato negli anni 2000 e che ha come influenze molti fumetti giapponesi degli anni 90, i film d'animazione Pixar e Dreamworks e tanta letteratura per adolescenti che ha il suo apice in Harry Potter.
tra le influenze ci sono sicuramente anche Monster Allergy e W.i.t.c.h. che però sono rivolti ad un target leggermente inferiore o meglio, sono gli adolescenti di oggi ad essere più cresciuti rispetto a quelli di qualche anno fa.
molti dei giovani autori che si potrebbero ricondurre a questo stile si trovano su DeviantART, (una piattaforma con molti pregi ma che non discuto ora) quasi nessuno di loro ha ancora pubblicato, molti di loro sono riusciti a costruirsi un seguito enorme con web comics, vignette e commissions.
tra i nomi più importanti c'è sicuramente Makani che ha cominciato nel 2004 con le brillanti parodie di Harry Potter e che spesso è riuscita a rendere più interessanti alcuni personaggi rispetto a quanto non lo siano nel romanzo originale, come nel caso della sfortunata famiglia Malfoy.
altri nomi, Chirart, Ricken, Phobs. questi ultimi hanno anche il pregio di riuscire a trattare i temi dell'omosessualità con una naturalezza ed intelligenza impressionante.
ce ne sono molti altri, tra cui tanti italiani come Ilenia Gennari, Eleonora Bruni, Flaminia Spinelli ed altri che sicuramente dimentico.
questi sono i numeri generati negli ultimi anni dai 6 autori sopra citati
e parlo solo del seguito su DeviantART:
162.000 followers unici
12.726.000 pageviews
il pubblico di riferimento per questo genere è infinitamente più grande ma in assenza di una proposta a fumetti in libreria, si riversa sui romanzi (molti purtroppo di dubbio gusto).
io se fossi un editore di fumetti mi interesserei alla cosa.
*modalità Achille Bonito Oliva OFF*